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Fotografia Europea 2025, “Avere vent’anni”

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Reggio Emilia, dal 24 aprile all’8 giugno 2025

Fotografia Europea 2025, “Avere vent’anni”

La XX edizione del Festival di Reggio Emilia dedica le sue mostre a un momento della vita in cui le possibilità sembrano illimitate. Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto, Palazzo dei Musei, Biblioteca Panizzi, Spazio Gerra  e gli spazi del Circuito OFF accolgono mostre di grandi fotografi e di giovani esordienti

Daido Moriyama, For Provoke #2, Tokyo, 1969. © Daido Moriyama/Daido Moriyama Photo Foundation

Daido Moriyama, For Provoke #2, Tokyo, 1969. © Daido Moriyama/Daido Moriyama Photo Foundation

Dal 24 aprile all’8 giugno 2025, Reggio Emilia torna ad osservare i cambiamenti della contemporaneità attraverso gli occhi di grandi fotografi e di giovani esordienti con la XX edizione di FOTOGRAFIA EUROPEA, il festival promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

“AVERE VENT’ANNI” è il tema scelto dalla direzione artistica del Festival composta da Tim Clark (editor 1000 Words), Walter Guadagnini (storico della fotografia e Direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia) e Luce Lebart (ricercatrice e curatrice, Archive of Modern Conflict).

Quante volte capita, da adulti, di dire “avessi di nuovo vent’anni…”. Una frase, un modo di dire per ritrarsi idealmente dalle responsabilità e dai pesi dell’età matura, per tornare a bagnarsi nelle acque della giovinezza e della leggerezza, in un tempo in cui tutto è ancora una magnifica possibilità e il futuro è ancora interamente da scrivere.

Ma cosa vuol dire per un giovane, oggi, avere vent’anni? È un’età di contraddizioni: si è adulti, ma spesso si vive ancora a casa dei genitori; si è connessi a tutto il mondo, ma la solitudine può essere schiacciante. Si affrontano aspettative immense, sia personali che sociali: trovare un lavoro soddisfacente, costruire relazioni significative, dare un senso alla propria esistenza, immaginare un mondo migliore, per sé stessi e per gli altri.

Daido Moriyama, Kanagawa, 1967. From A Hunter. © Daido Moriyama/Daido Moriyama Photo Foundation

Daido Moriyama, Kanagawa, 1967. From A Hunter. © Daido Moriyama/Daido Moriyama Photo Foundation

Fotografia Europea quest’anno ha voluto percorrere questo sentiero e fare un pezzo di strada con i ragazzi della Generazione Z, cresciuta in un’epoca dove il progresso tecnologico ha aperto infinite possibilità, ma anche inedite crisi cui far fronte, individualmente e collettivamente. Una generazione che sta riscoprendo l’importanza e la necessità di lottare per i propri diritti e per un futuro più equo. I progetti scelti parlano di questo e di molto altro ancora, portando all’attenzione storie inedite e particolari ma tutte innervate di quell’energia vitale immensa che ti porta a credere, almeno una volta nella vita, di poter cambiare il mondo. 

Andy Sewell, Slowly and Then All at Once, London, 2019 © Andy Sewell

Andy Sewell, Slowly and Then All at Once, London, 2019 © Andy Sewell

LE MOSTRE

I CHIOSTRI DI SAN PIETRO tornano ad essere i protagonisti della città grazie alle dieci mostre che esplorano il tema di questa edizione. Le sette sale del piano terra accoglieranno Daido Moriyama: A retrospective, un progetto a cura di Thyago Nogueira dell’Instituto Moreira Salles, che racconta il fotografo giapponese che nel corso dei suoi sessant’anni di carriera, trascorsi a documentare e ad esplorare la società giapponese del dopoguerra, ha modificato in modo decisivo la percezione della fotografia.

Al primo piano, il fotografo britannico Andy Sewell presenta per la prima volta il suo progetto Slowly and Then All at Once in cui esplora varie forme di potere e di protesta, attraverso una sequenza di immagini articolate su più pannelli. Il progetto espositivo Mal de Mer di Claudio Majorana ci porta a compiere un viaggio nel delicato e complesso universo dell’adolescenza, momento in cui ci si confronta per la prima volta con certe questioni personali che spesso finiscono per plasmare le vite adulte.

La mostra You don’t die, di Ghazal Golshiri e Marie Sumalla – rispettivamente giornalista iraniana e photo editor francese del quotidiano Le Monde – racconta la storica rivolta del popolo iraniano scoppiata dopo la tragica morte di Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre 2022, quando la giovane aveva solo 22 anni.  L’artista e fotografa britannica Vinca Petersen raccoglie nel progetto Raves and Riots Constellation scatti provenienti dai suoi viaggi in tutta Europa.

In We Are Carver, la fotografa Jessica Ingram invita, con un linguaggio documentario di immediata evidenza, a entrare in una delle più grandi strutture militari del mondo, la George Washington Carver High School di Columbus, in Georgia, per seguire gli studenti cadetti nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta e catturare speranze e paure di una generazione in procinto di plasmare il proprio futuro. 

Nel grande corridoio centrale, al primo piano dei Chiostri, Thaddé Comar espone How Was Your Dream? che esplora le nuove forme di manifestazione e insurrezione nell’era post-contemporanea dominata da metodi di controllo sociale sempre più moderni e onnipresenti. Control Refresh è il frutto del lavoro di Toma Gerzha, una giovane fotografa di origini russe cresciuta ad Amsterdam. La sua ricerca si concentra sulla vita e sull’ambiente della Generazione Z in Russia e nell’Europa orientale, influenzata tanto dalle tradizioni quanto dai social media e dalla politica.

La fotografa Kido Mafon cattura la frenetica vita notturna e la cultura giovanile di Tokyo in IFUCKTOKYO – DUAL MAIN CHARACTER. Utilizzando una Contax G1 e scattando su pellicola, Mafon esplora la città dopo il tramonto per documentare le notti vibranti di questa eclettica metropoli e la sua scena underground in continua evoluzione. Il progetto Frammenti della fotografa dominicana-francese Karla Hiraldo Voleau si ispira al documentario di Pier Paolo Pasolini Comizi d’Amore (1964) e ha l’obiettivo di esplorare e documentare le relazioni della Generazione Z in Italia oggi.

Nella sede di PALAZZO DA MOSTO trovano posto una serie di progetti che caratterizzano il festival e questa edizione in particolare, quindi: la committenza di Fotografia Europea, la mostra dedicata ai libri fotografici, i due progetti vincitori della Open Call, la collettiva dello Speciale Dicottoventicinque e quella di WeWorld e infine una mostra realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut.

La produzione di Fotografia Europea 2025 sarà realizzata da Federica Sasso e si concentra, con il progetto intitolato Intangibile, sulla vita dei giovani caregiver nel territorio di Reggio Emilia. Anche quest’anno Palazzo da Mosto ospita un’importante esposizione di libri fotografici provenienti da tutto il mondo. Fluorescent Adolescent, a cura di Francesco Colombelli, esplora l’adolescenza in quanto periodo complesso e decisivo della vita, nelle sue sfumature e contraddizioni.

Lo Speciale Diciottoventicinque, il progetto formativo di Fotografia Europea, torna con la quattordicesima edizione per accompagnare i giovani amanti della fotografia in un percorso che permette di imparare, condividere e confrontarsi con il mondo dell’arte fotografica, creando un vero progetto espositivo collettivo. Il duo artistico composto da Camilla Marrese e Gabriele Chiapparini guiderà il gruppo in una serie di incontri in presenza per indagare il tema di “Avere vent’anni” attraverso il rapporto tra fotografia e testo e creare un progetto  capace di raccontare una storia mantenendo nel contempo l’ambiguità e la mutevolezza tipiche della fotografia. Il progetto fotografico Women See Many Things, raccoglie gli sguardi di oltre 30 giovani donne del Kenya, Tanzania e Mozambico, in cui ambizioni e inquietudini comuni caratterizzano gli abitanti di questa zona di confine (la Swahili Coast) tra i venti e i trent’anni.

La mostra Electric Whispers di Rä di Martino, a cura di Maria Rosa Sossai, esamina l’importanza del ruolo dei luoghi di aggregazione e d’incontro per i giovani che vivono in Libano, in un periodo drammatico, caratterizzato dall’acuirsi di conflitti che sembrano occupano nuovamente la vita quotidiana di questa terra e della sua popolazione.

 Ad abbracciare il festival, numerose altre mostre partner che gravitano intorno ad esso, organizzate dalle più importanti istituzioni culturali cittadine e ospitate nei loro spazi.

Karla Hiraldo Voleau, Abbraccio, Rome 2021 © Karla Hiraldo Voleau

Karla Hiraldo Voleau, Abbraccio, Rome 2021 © Karla Hiraldo Voleau

A PALAZZO DEI MUSEI, trova spazio la mostra Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia (titolo provvisorio) a cura di Ilaria Campioli, che parte dalle lezioni di fotografia che Luigi Ghirri tiene all’Università del Progetto di Reggio Emilia fra il 1989 e il 1990.  Palazzo dei Musei ospita, inoltre, la 12esima edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri, l’open call promossa dal Comune di Reggio Emilia, in partnership con alcuni festival internazionali, dedicata alla valorizzazione dei talenti della fotografia under 35 in Italia.

La fototeca della BIBLIOTECA PANIZZI partecipa all’edizione del 2025 con la mostra Attraverso la luce a cura di Monica Leoni e Elisabeth Sciarretta, con Laura Gasparini. L’esposizione raccoglie fotografie, documenti, e incisioni che riguardano i primi 20 anni della storia della fotografia nelle collezioni della Fototeca, giunti in Biblioteca tramite donazioni e acquisizioni, conservate con lo scopo di documentare la storia delle tecniche fotografiche.

Lo SPAZIO GERRA propone la mostra Volpe Laila Slim e gli altri. Resistere a vent’anni curata da Stefania Carretti, Lorenzo Immovilli ed Erika Profumieri per Spazio Gerra e e da Massimo Storchi (storico) e Marco Cerri (sociologo) per Istoreco. L’esposizione, che si espande idealmente sulla piazzetta antistante lo Spazio Gerra e sul porticato dell’Isolato San Rocco, fino a Piazza della Vittoria, si propone di esplorare la complessità dell’esperienza dei giovani partigiani durante la Resistenza italiana, nel contesto dell’80°anniversario della Liberazione

Collegata al festival è la proposta della COLLEZIONE MARAMOTTI che presenta This Body Made of Stardust, ampia esposizione personale di Viviane Sassen composta da oltre cinquanta fotografie e un’opera video realizzate dal 2005 al 2025, alle quali si aggiungono alcuni nuovi lavori ideati specificamente per questa occasione. La mostra costituisce la più estesa presentazione del lavoro di Sassen in Italia fino ad oggi ed è curata dall’artista stessa

Si è appena conclusa la quarta edizione di FE+SK Book Award, il premio dedicato al libro fotografico, ideato da Fotografia Europea insieme a Skinnerboox – casa editrice di Jesi (AN) specializzata in fotografia contemporanea. Tra le oltre 200 candidature pervenute, la giuria -composta da Chiara Capodici, Tim Clark e Milo Montelli – ha scelto il progetto “The Attachment Theory” di Iacopo Papucci.

Ra di Martino, Electric Whispers 3, Beirut 2024 © l'artista

Ra di Martino, Electric Whispers 3, Beirut 2024 © l’artista

Come ogni anno, il Festival è arricchito da un calendario di appuntamenti che accompagnerà i visitatori dalle giornate inaugurali – 24, 25, 26 e 27 aprile – fino all’8 giugno: conferenze, incontri con gli artisti, presentazione di libri, book signing, letture portfolio, workshop, una bookfair dedicata agli editori indipendenti e spettacoli. Tutti questi eventi sono pensati per alimentare un confronto culturale che partendo dalla fotografia affronta anche temi trasversali, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, che sa di trovare a Reggio Emilia il meglio di ciò che la fotografia contemporanea produce e propone.

In programma, oltre agli incontri con gli artisti, sono previsti anche concerti e momenti di confronto con ospiti con cui approfondire il tema di questa edizione, come quello del 26 aprile con gli scrittori Silvia Ballestra e Andrea Canobbio – protagonisti del progetto “Under 25” di Pier Vittorio Tondelli – e quello del 27 aprile con la editor e scrittrice Giulia Caminito, entrambi condotti da Loredana Lipperini.

Imperdibile, poi, la performance del 26 aprile “Semplicemente Frida in tour” in cui la ventenne pianista Frida Bollani Magoni affiancata da Mark Glentworth sarà in dialogo, al Teatro Cavallerizza, con il rapper e produttore discografico Frankie hi-nrg mc. A moderare l’incontro Nicolas Ballario.

Il 30 aprile, in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento di Comunicazione ed Economia) Ruggero Eugeni, Marzia Morteo e Paolo Magaudda  rifletteranno insieme a diversi ospiti sui vent’anni di YouTube e le nuove immagini algoritmiche.

L’8 maggio, a cura di Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) si terrà il convegno Avere vent’anni. Comunicazione responsabile e nuove generazioni, un’occasione in cui i professionisti della comunicazione rifletteranno sul valore delle parole nell’era digitale.

Infine il 31 maggio, in collaborazione con la Biblioteca Panizzi e con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emiilia e dell’Università degli Studi di Parma, coordinato da Gino Ruozzi e Diego Varini, si terrà una giornata di studi dedicata a Giorgio Messori e alle sue relazioni con scrittori e fotografi, Gianni Celati e Luigi Ghirri in particolare.

Prosegue, anche in questa edizione, l’attenzione del festival nei confronti dei più piccoli, con l’organizzazione di visite guidate a loro dedicate e un programma ricco di PROPOSTE EDUCATIVE.

Il CIRCUITO OFF – l’evento collettivo e indipendente che arricchisce il Festival con una serie innumerevole di mostre diffuse in tutto il territorio cittadino – presenta progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze, appassionati e associazioni che dovranno misurarsi con il tema “Avere vent’anni” esponendo i propri scatti in negozi, ristoranti, studi, cortili e case private, sedi storiche, gallerie d’arte. Parte di questo circuito è anche il progetto OFF@school che coinvolge le scuole di tutta la provincia di Reggio Emilia.

Scheda tecnica mostra:

Titolo: Fotografia Europea 2025, Avere vent’anni

Dove: Varie sedi a Reggio Emilia

Quando: dal 24 aprile all’8 giugno 2025

Biglietti: intero: 20 euro, ridotto: 18 euro

Orari: orario in base alla sede della mostra

Info: +39 0522 444446 – info@fotografiaeuropea.it sito: https://www.fotografiaeuropea.it/

 

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