A Palazzo Caffarelli la mostra racconta il talento del padre, uno degli artisti più importanti della stagione fiorentina di Cosimo de’ Medici, e quello del figlio, che eredita dal padre l’ingegno e diventa l’interprete del gusto nella Roma della fine del Quattrocento
Filippo Lippi (Firenze, 1406 – Spoleto, 1469) Vergine Annunciata e Sant’Antonio Abate c. 1455 tempera su tavola, cm 115 x 24 Firenze, Gallerie degli Uffizi, inv. 1890 n. 8357
Il caso straordinario di un padre e un figlio, entrambi pittori e disegnatori di eccezionale talento, sarà protagonista ai Musei Capitolini nelle sale di Palazzo Caffarelli fino al 25 agosto 2024 grazie alla mostra “Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e bizzarrie nell’arte del Rinascimento”. L’esposizione, a cura di Claudia La Malfa, intende illustrare, attraverso una selezione di dipinti, disegni e documenti d’archivio, il talento del pittore fiorentino Fra’ Filippo Lippi (Firenze 1406-Spoleto 1469) e quello di suo figlio Filippino (Prato 1457-Firenze 1504).
Filippo Lippi (Firenze, 1406 – Spoleto, 1469) Madonna con il Bambino, Angeli, Santi e committente inizi 1430 tempera e oro su tavola, cm 47,1 x 36 Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Galleria di Palazzo Cini, inv. 40013
In mostra alcuni capolavori dell’arte di Filippo Lippi su tavola, dalla magnifica Madonna Trivulzio del Castello Sforzesco di Milano, manifesto della pittura del Lippi della quarta decade del Quattrocento, alla Madonna con angeli e committente della Collezione Cini di Venezia in cui si mostra il modo in cui il Lippi conia un linguaggio intimo per la devozione privata.
La sezione di dipinti di Fra’ Filippo Lippi è corredata da un nucleo di documenti provenienti dagli archivi di Firenze e di Spoleto. In essi non solo emerge la rete di contatti del pittore con Cosimo de’ Medici e con il re di Napoli, ma è anche narrata, non senza una certa ironia, la storia del rapimento da parte del pittore di Lucrezia Buti dal convento a Prato in cui si trovava la giovane diciassettenne a studiare, la fuga d’amore dei due e la nascita del figlio Filippino.
Filippino Lippi (Prato, c. 1457 – Firenze, 1504) Ratto di Europa c. 1488 matita nera, tracce di penna e inchiostro marrone, biacca su carta parzialmente tinteggiata con colore giallo, mm 145 x 157 Firenze, Gallerie degli Uffizi, inv. GDS n. 1168 E
Raffaellino del Garbo (Barberino Val d’Elsa, 1466 – Firenze, 1527) Angelo nimbato c. 1510 bistro, matita, sanguigna, penna, inchiostro nero, punzonatura, su carta parzialmente preparata rosa, mm 61 x 60 Roma, Istituto Centrale per la Grafica, per gentile concessione del Ministero della Cultura, Proprietà dell’Accademia Nazionale dei Lincei, inv. D-FC131756
Il percorso espositivo include una selezione di importanti disegni, in cui si evidenzia il debito di Filippino Lippi oltre che con il padre, nella cui bottega si forma, anche con Sandro Botticelli nella cui bottega fiorentina Filippino entrò in seguito alla morte del padre del 1469. In mostra il capolavoro di Filippino Lippi: l’Annunciazione dei Musei Civici di San Gimignano.
Filippino Lippi (Prato, c. 1457 – Firenze, 1504) Angelo annunciante 1483-1484 tempera su tavola, diam. cm 127 San Gimignano (SI), Museo Civico di San Gimignano, inv. 278 e 43 DP
In mostra è incluso anche un disegno di Filippino Lippi proveniente dall’Accademia di Venezia che illustra l’ingegnosa invenzione realizzata nell’impresa ad affresco per la cappella del cardinale Oliviero Carafa a Roma. La parete è infatti una scatola cinese di immagini all’interno di immagini il cui ingegnoso meccanismo verrà svelato in mostra attraverso l’esposizione del disegno prestato dall’Accademia di Venezia. Apice della produzione pittorica di Filippino Lippi, la Cappella Carafa è un condensato di citazioni dall’antico che rivelano il fascino incondizionato di Roma sulla produzione artistica dei maestri del Rinascimento.
Filippo Lippi (Firenze, 1406 – Spoleto, 1469) Madonna con Bambino, Santi e giovani Carmelitani (Madonna Trivulzio o Madonna dell’Umiltà) c. fine 1420 tempera su tavola trasportata su tela, tavola a spioventi, cm 62 x 167,5 Comune di Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco, inv. 551
Scheda
Titolo: Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e bizzarrie nell’arte del Rinascimento
Dove: Palazzo Caffarelli, Piazzale Caffarelli, 00186 Roma RM
Quando: fino al 25 agosto 2024
Biglietti: 18,5 euro (include ingresso musei Capitolini)
Orario: Tutti i giorni ore 9.30-19.30
Info: Tel. 060608