A Venezia, una mostra a Palazzo Ducale, Appartamento del Doge, esplora il fecondo intreccio artistico tra la tradizione pittorica bizantina e quella veneta tra il XV e il XVII secolo

Emanuele Tzanes: Cristo Grande Sacerdote, 1665 – 1675 ca. Venezia, Museo Correr
Il progetto, da un’idea dell’allora ambasciatore di Grecia in Italia Themistoklis Demiris e dell’architetto Gherardo degli Azzoni Avogadro Malvasia, di una grande mostra sull’arte veneto-cretese è nato alcuni anni fa in Grecia, trovando immediato sostegno scientifico e istituzionale a Venezia. L’intento è di dare rilievo a un fecondo periodo di particolarissima unione artistica tra la Grecia e Venezia, a sua volta partecipe del Rinascimento italiano, un tema già presente in ambito scientifico ma ancora poco familiare e quasi sconosciuto al pubblico.
Si toccano argomenti legati al mondo artistico nello Stato da Mar tra la seconda metà del Quattrocento e la seconda metà del Seicento, agli incroci delle culture figurative bizantina e veneta, all’eclettismo di autori che potevano indifferentemente produrre dipinti nei diversi modi espressivi, all’evoluzione dei temi rappresentati e all’adattamento ai gusti della committenza.

Michele Damaskinos (e atelier): Adorazione dei Magi, 1575 – 1580 ca. Venezia, Museo Correr
L’enfasi è posta sulla scoperta del Rinascimento in Grecia, anche come evoluzione dell’arte negli ultimi anni dell’impero dei Paleologhi, non tanto sul dominio marittimo veneziano e neppure su dialettiche Creta-Grecia continentale, come sottolinea la presenza in mostra di alcuni dipinti di El Greco, proiettate in un ambito creativo europeo che trascende l’epoca di realizzazione.
Molte opere di scuola veneto-cretese sono ancora in possesso di famiglie allora legate alla città di Venezia, spesso committenti originarie. Numerosi i dipinti conservati in città dal Museo Correr e dal Museo delle Icone presso l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini, nonché in collezioni private italiane e straniere. Risulterà di particolare interesse anche il confronto tra le differenti visioni, fra Oriente e Occidente, della realizzazione delle opere d’arte: in Occidente il pittore innalza a Dio la sua arte, in Oriente è Dio che guida la mano del pittore.
In ogni dimora aristocratica veneziana, sopra il letto del padrone di casa, vi era un’icona greca che per la sua ieraticità si riteneva proteggere in modo particolarissimo le diverse generazioni. La mostra sarà allestita dando giusta rilevanza ai profondi rapporti di Venezia con Creta, Costantinopoli e la Grecia.

Michele Damaskinos (attr.): Nozze di Cana (da Tintoretto), 1575 – 1580 ca. Venezia, Museo Correr
Scheda tecnica mostra:
Titolo: L’oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia
Dove: Venezia, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
Quando: Dal 30 Aprile 2025 al 29 Settembre 2025
Orario: 9.00 – 19.00. Aperto tutti i giorni
Biglietti: intero: 13 euro, ridotto: 9 euro
Info: Tel. +39 041 2715911 sito link: https://palazzoducale.visitmuve.it/