Dai ritratti Belle Époque di Giovanni Boldini alle porcellane del ‘700 di Geminiano Cozzi, la mostra mercato dedicata all’antico torna alle Fiere, dall’8 al 16 novembre 2025
I ritratti della Belle Époque e pre-futuristi di Giovanni Boldini, le porcellane settecentesche della bottega veneziana di Geminiano Cozzi, mobili seicenteschi dall’Emilia Romagna, nature morte e un raro scorcio di Londra industriale di Pietro Fragiacomo. Sono solo alcune delle opere e degli oggetti protagonisti della 41esima edizione di Antiquaria Padova, la manifestazione che si apre al pubblico alla Fiera di Padova sabato 8 novembre e prosegue fino a lunedì 16 novembre, condividendo gli ultimi tre giorni con ArtePadova, che aprirà nei padiglioni vicini. Promossa da Nord Est Fair, società padovana leader nell’organizzazione di eventi d’arte e antiquariato in diverse città italiane, con il main partner Banca Mediolanum, Antiquaria Padova si conferma in questa edizione un punto di riferimento per il commercio antiquario non solo del Nord Est, ma di un’area più ampia che si estende fino alla Lombardia, all’Alto Adige, all’Austria e alla Slovenia, con circa 60 galleristi presenti e collezionisti da tutta Italia e oltre.
Giovanni Boldini, “Ritratto di Lady Nanne Schrader, nata Wiborg” (1903)
«Il fascino dell’antiquariato è nel suo essere senza tempo, una ricerca continua che ritrova nel passato gli stessi valori di bellezza di cui amiamo circondarci nel presente – ha detto Nicola Rossi, presidente di Nord Est Fair –. Ogni anno lavoriamo per offrire un percorso espositivo di alto livello, capace di coniugare tradizione e nuove tendenze del mercato dell’antiquariato. Mettere in dialogo Antiquaria Padova e ArtePadova è poi una scelta strategica che si conferma vincente, per mettere in connessione due pubblici affini che negli stessi giorni possono spaziare dall’antico al contemporaneo».
Tra i pezzi forti che i visitatori avranno l’opportunità di incontrare al Padiglione 1 del quartiere fieristico di via Tommaseo, c’è “Giovanni Boldini. Genio e seduzione”, esposizione a cura della galleria milanese Bottegantica di Enzo Savoia, con la collaborazione di Andrea e Cecilia Petris. Due le opere esposte, in grado di riassumere due momenti tra i più alti dell’opera del grande pittore nato a Ferrara nel 1842 e morto a Parigi nel 1931. Il quadro Signora allo specchio (Dalla modista), del 1896 circa, si avvicina quasi a una sensibilità futurista, mentre il Ritratto di Lady Nanne Schrader, nata Wiborg, del 1903, è legato a una cifra stilistica della ritrattistica femminile più classica.
Tazza da brodo, Manifattura Geminiano Cozzi, Venezia (circa 1770)
Una mostra di nature morte, realizzate da pittori italiani dell’800 e di inizio ‘900, è proposta da Della Scala Antichità di Pescantina (Verona), che propone anche vedute di Venezia e alcuni quadri che ritraggono la vita quotidiana dell’epoca, tra cui I musicanti del milanese Giacomo Mantegazza, La festa dei soldati del fiorentino Aurelio Zingoni, in stile verista, e uno Scorcio di Londra del veneziano Pietro Fragiacomo, uno dei rarissimi dipinti che il pittore realizzò durante i suoi soggiorni londinesi dal 1882 fino ai primi anni del ‘900, dove apprese la lezione dei vedutisti moderni Constable e Turner, ritraendo una città industriale, pervasa dal fumo, dove treni e navi sono mossi dalla forza del vapore alimentato dal carbone.
Ospite fedele di Antiquaria Padova è la gallerista padovana Barbara Cesaro, che tratta soprattutto dipinti, arredi e oggetti da collezione del ‘700 e ‘800 veneto. Una particolarità di questa edizione è una selezione di oggetti di porcellana molto ricercati, provenienti dalla manifattura veneziana di Geminiano Cozzi, che nel diciottesimo secolo operava a Cannaregio realizzando oggetti sia da collezione che per uso quotidiano. Una “chicca” è una tazza da brodo del 1770 circa con decoro all’orientale e un coperchio sovrastato da un tulipano: si tratta di una piccola zuppiera che all’epoca veniva data in dono alle puerpere. Passando alla pittura, è da citare La Porta Ognissanti a Padova, dipinta da Giovanni Battista Salucci alla fine del ‘700, che ritrae la parte di città più nota come Porta Portello, all’epoca fulcro della vita economica padovana in quanto da qui partivano e approdavano le imbarcazioni provenienti da Venezia.
È invece l’Emilia il territorio prediletto dalla Galleria Antiquaria Camellini di Sassuolo (Modena), che ad Antiquaria Padova propone mobili prevalentemente del ‘600, con pezzo anche del ‘700. In mostra una cassapanca della fine del ‘500, una specchiera toscana in legno intagliato e dorato risalente al diciottesimo secolo e, della stessa epoca, una rara credenza lastronata in noce e radica di pioppo, mossa sul davanti e sui fianchi con ante laterali, di provenienza veneta.
La pittura è al centro infine dell’offerta delle padovane Galleria Mason e Galleria d’Arte Cesaro, con una selezione di dipinti ottocenteschi soprattutto veneziani e veneti.
Giovanni Boldini, Giovanni Boldini, “Signora allo specchio (Dalla modista)” (1896 circa)
Titolo: Antiquaria Padova. 41esima edizione
Dove: Fiere di Padova, Via Niccolò Tommaseo, 59
Quando: dall’8 al 16 novembre 2025
Orari: 8 e 9 novembre 10-20; 10, 11, 12 e 13 novembre 15-20; 14, 15 e 16 novembre 10-20
Info: Tel. (+39) 049 88 00 305, carlotta@fierenef.com – www.antiquariapadova.com


