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Roma, oltre 9.000 visitatori in un solo mese alla mostra di Antonio Ligabue

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Al Museo della Fanteria, fino al 12 gennaio 2025

Roma, oltre 9.000 visitatori in un solo mese alla mostra di Antonio Ligabue

La rassegna al Museo della Fanteria racchiude la produzione dell’artista italo-svizzero attraverso 73 opere provenienti da collezioni private

Con ben 9.350 accessi, in soli trenta giorni dall’apertura, la mostra Antonio Ligabue – I misteri di una mente è una delle esposizioni più visitate a Roma nell’ultimo mese. Il successo della rassegna, prodotta da Navigare Srl con il patrocinio di Regione Lazio e di Città di Roma, e realizzata da una iniziativa di Difesa Servizi SpA, è racchiuso nel proposito di dare una nuova lettura della vita e dell’arte di un personaggio che visse in una personale e solitaria dimensione di grande irregolarità, dominata da una mente irrequieta e instabile.

 

Le curatrici della rassegna, Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi, hanno realizzato una esposizione, composta da 73 opere tutte provenienti da collezioni private e in taluni casi esposte per la prima volta, che intende rappresentare la spontaneità, un’idea di viaggio, un diario straordinario della vita di quest’artista che si confronta continuamente con la natura per leggere sé stesso.

Una scelta premiata da un pubblico eterogeneo, per età e provenienza, che ha fatto registrare la vendita di 9.350 biglietti. Romani, ma anche turisti italiani e stranieri, affascinati dalla enigmatica personalità artistica, hanno affollato in meno di 30 giorni le sale espositive del Museo Storico della Fanteria.

Antonio Ligabue, artista italo-svizzero scomparso nel 1965, è stato infatti rappresentato attraverso le sue opere del periodo artistico tra gli anni Venti e Sessanta del secolo scorso. Un viaggio espositivo racchiuso in 31 sculture bronzee raffiguranti una eterogenea rappresentanza di animali, tra i quali cani, caprioli, capre, cerbiatti, babbuini, leoni e pantere. A questi si affiancano 18 dipinti a olio dai colori pieni, vivaci, e dallo stile inconfondibile, tra i quali anche un celebre autoritratto del 1957, insieme a 3 disegni e 21 puntesecche, collocati in un percorso cronologico suddiviso in 5 sezioni: Animali da cortile; Animali selvaggi; Cani; Animali da bosco; Autoritratti, fiori e campagne.

 

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