L’Accademia Nazionale di San Luca dedica una mostra a uno dei pittori fiamminghi più enigmatici e complessi attraverso l’esposizione di 15 opere, tredici di Sweerts e due di suoi stretti collaboratori

Michael Sweerts Bevitore, 1650 circa olio su tela, 48,6 x 37,9 cm Courtesy Accademia Nazionale di San Luca, Roma Foto Pierpaolo Lo Giudice
Dall’8 novembre 2024 al 18 gennaio 2025 l’Accademia Nazionale di San Luca presenta la mostra Michael Sweerts. Realtà e misteri nella Roma del Seicento, a cura di Andrea G. De Marchi e Claudio Seccaroni, dedicata a uno dei pittori fiamminghi più enigmatici e complessi.
Ignorato dagli scrittori della sua epoca, Michael Sweerts (Bruxelles 1618 – Goa 1664) è stato riscoperto nel Novecento da studiosi del calibro di Vitale Bloch, Giuliano Briganti, Roberto Longhi. Tornato all’attenzione della critica, ha avuto anche una considerevole fortuna di mercato, ed è stato battuto a prezzi considerevoli nelle aste internazionali.
Ancora poco noto al grande pubblico, Sweerts è stato oggetto di recenti studi che hanno gettato nuova luce sulla sua vicenda biografica e artistica, con importanti scoperte d’archivio e di restauro. Si è potuto stabilire così nuovi collegamenti fra opere e tracce documentali e riesaminare il suo lavoro dal punto di vista filologico e diagnostico.

Michael Sweerts Ragazza che si pettina, 1650 circa olio su tela, 48,5 x 37,5 cm Courtesy Accademia Nazionale di San Luca, Roma Foto Giordano Bufo
Di origini aristocratiche – come è emerso in quest’occasione dalle ricerche documentarie – Sweerts si colloca al di fuori delle maggiori correnti artistiche del suo tempo, grazie soprattutto alla sua indipendenza economica e intellettuale che lo hanno reso libero dai capricci delle committenze.
Soggiornò a Roma dal 1643 al 1653, in via Margutta, dove sicuramente venne a contatto con la nutrita e stravagante comunità dei pittori olandesi e fiamminghi. Aprì uno studio, dove raccoglieva i frammenti classici e le ‘terraglie’, ricorrenti nelle sue tele quali elementi stratificati di una nuova visione di Roma, che fondeva antico e moderno.
Influenzato dal «caravaggismo a passo ridotto» dei Bamboccianti e dallo studio diretto dei dipinti del giovane Caravaggio, in particolare quelli della raccolta Doria Pamphilj, Sweerts conquistò in breve una chiara autonomia poetica, dedicandosi a pungenti rappresentazioni di atelier, in cui è frequente la presenza di giovani allievi dediti alla copia dei modelli antichi.
La Roma da lui narrata riunisce tutte le classi sociali, soprattutto quelle popolari, con giovani prostitute e vecchi bevitori situati in scorci urbani tra miseria e nobiltà. Sempre al periodo romano si può ricondurre l’interesse di Sweerts per le rappresentazioni di cielo, incastonate nella scena urbana, un tema questo cui resterà fedele anche dopo il ritorno in patria.

Michael Sweerts e collaboratore («P.F.N.») Coppia elegante in visita ai pastori, 1648-1650 olio su tela, 74,5 x 98 cm Courtesy Accademia Nazionale di San Luca, Roma Foto Giordano Bufo
Spirito profondamente religioso, Sweerts, nel 1661, si imbarcherà da Marsiglia alla volta dell’Oriente, per seguire una missione dei Cavalieri di San Lazzaro, e morirà in povertà, probabilmente a Goa.
La mostra è un’occasione straordinaria per scoprire e approfondire la sua assoluta singolarità, dopo le ormai lontane esposizioni che lo hanno riguardato, rispettivamente, nel 1950, all’interno di una mostra sui Bamboccianti, e nel 1958, quando fu oggetto di una rassegna monografica.
In occasione di questa mostra sarà possibile, soprattutto, rivalutare il peso del soggiorno romano dell’artista – che la lettura critica prevalente tende a limitare, per farne un campione del Seicento nordico – e comprendere quanto il decennio in cui egli ha vissuto a Roma sia stato fondamentale nella maturazione del suo stile.
Quindici le opere in mostra: tredici di mano di Sweerts – di cui quattro di proprietà dell’Accademia, restaurate per l’occasione – e due di suoi stretti collaboratori. Provengono da importanti collezioni private e prestigiose istituzioni, quali l’Académie de France Villa Medici, la Galleria Spada, le Gallerie Nazionali di Arte Antica, i Musei Capitolini, la Pinacoteca Capitolina (Roma), le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Casa Martelli (Firenze), il Museo Nazionale d’Arte Medievale (Arezzo), il Worcester Art Museum, Worcester (MA).
Accompagna la mostra un catalogo, edito dall’Accademia Nazionale di San Luca con una presentazione del Presidente Marco Tirelli e l’introduzione del Segretario Generale Claudio Strinati, oltre ai saggi dei curatori, Andrea G. De Marchi e Claudio Seccaroni, e di Fabrizio Carinci.

Michael Sweerts Scena di adescamento, 1644-1646 olio su tela, 67,2 x 50 cm Courtesy Accademia Nazionale di San Luca, Roma Foto Giordano Bufo
Scheda tecnica mostra:
Titolo: Michael Sweerts. Realtà e misteri nella Roma del Seicento
Dove: Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna, piazza dell’Accademia di San Luca 77, Roma
Quando: 8 novembre 2024 – 18 gennaio 2025
Orari: dal martedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Il sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Chiuso domenica e lunedì
Biglietti: Ingresso gratuito
Informazioni: www.accademiasanluca.it; tel. 06 6798848 – 06 6798850 selezionando l’interno della portineria