L’esposizione, visitabile dal 25 ottobre all’8 febbraio 2026, attraverso oltre 120 fotografie ripercorre il lavoro, la vita e l’esperienza umana di Margaret Bourke-White, testimone instancabile del suo tempo e pioniera capace di superare barriere e confini di genere
La fotografa di LIFE Margaret Bourke-White, vestita con una tuta di volo in pile e con la macchina fotografica aerea in mano, in piedi davanti al bombardiere Flying Fortress dal quale ha realizzato fotografie di guerra du-rante l’attacco statunitense su Tunisi. Algeria, 1943. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collec-tion/Shutterstock
Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta la mostra Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960, a cura di Monica Poggi e realizzata in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, in programma dal 25 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026 nelle sale affrescate dei Chiostri di San Pietro.
Un percorso affascinante che attraverso oltre 120 fotografie ripercorre il lavoro, la vita e l’esperienza umana di Margaret Bourke-White (New York, 14 giugno 1904 – Stamford, 27 agosto 1971), testimone instancabile del suo tempo e pioniera capace di superare barriere e confini di genere.
Margaret Bourke-White, Mohandas Karamchand Gandhi mentre legge vicino a un arcolaio nella sua casa di Pune. Maharashtra, India, 1946. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Dalla copertina del primo numero della leggendaria rivista Life (1936), agli iconici ritratti a Stalin e a Gandhi, dai reportage sull’industria americana ai servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento. Costretta ad abbandonare la fotografia a causa del morbo di Parkinson, dal 1957 Bourke-White si dedicherà alla sua autobiografia, Portrait of Myself, pubblicata nel 1963. Morirà nel 1971 a causa delle complicazioni della malattia.
Suddivisa in 6 sezioni tematiche, l’esposizione ripercorre, oltre alle tappe salienti della carriera di Margaret Bourke-White, anche la profonda umanità e l’incredibile forza del suo carattere. Donna libera e anticonformista, Bourke-White seppe imporsi in un mondo dominato dagli uomini, diventando negli anni Trenta una delle figure femminili più celebri d’America. Con uno sguardo capace di passare dall’imponenza industriale alla vulnerabilità dell’essere umano, l’artista ha saputo coniugare sensibilità artistica e coraggio civile, lasciando un segno profondo nella storia della fotografia del Novecento.
Margaret Bourke-White, Una famiglia condivide una risata mentre taglia fette di anguria su un tavolo da cuci-na coperto di giornali. La foto è stata scattata per un servizio di fotogiornalismo, intitolato “Separate and Unequal”, sulla disuguaglianza razziale e le strutture segregate a Greenville. Greenville, Carolina del Sud, 1956. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Colletion/Shutterstock
Margaret Bourke-White, Diga di Fort Peck, Fort Peck, Montana, 1936
La Fondazione Palazzo Magnani, da sempre attenta ai bisogni, alle aspettative e alla soddisfazione del proprio pubblico ha previsto, anche per questa mostra, una serie di strumenti pensati per garantire la più ampia accessibilità possibile.
Tra questi: riproduzioni tattili delle opere con racconto audio delle stesse, traduzione di alcuni contenuti della mostra in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), redatte in collaborazione con STRADE/Consorzio Oscar Romero nell’ambito del progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere, una guida a cura de “Gli Indomiti”, progetto editoriale creato da “Il Giardino del Baobab APS”, oltre a percorsi rivolti agli operatori dei servizi alla persona e alle persone fragili.
Prosegue, anche, l’attenzione della Fondazione nei confronti dei più piccoli, con l’organizzazione di visite e laboratori a loro dedicati, così come la redazione di didascalie e una mappa di mostra utili alla fruizione del percorso in autonomia, infine attività educational per scuole, famiglie e gruppi di visitatori.
Margaret Bourke-White, Soldato americano chiacchiera con una ragazza tedesca che prende il sole nella Ber-lino del dopoguerra. Germania, 1945. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Per entrare nel mondo di Margaret Bourke-White e approfondire i molteplici aspetti della storia che la sua fotografia racconta, la Fondazione Palazzo Magnani propone anche un ciclo di incontri pubblici da novembre a febbraio, con alcuni tra i più autorevoli specialisti del cosiddetto “Secolo americano”. Un’occasione per esplorare i caratteri storici, culturali, ideologici, economici e sociologici che hanno segnato il Novecento e che ancora oggi influenzano profondamente la cultura e la società contemporanea.
Scheda tecnica mostra
Titolo: Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960
Quando: 25 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026
Dove: Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro (Via Emilia San Pietro, 44c)
Orari: Giov e ven dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; Sab-dom: dalle 10 alle 19
Biglietti: 12 € intero e 10 € ridotto
Info: www.palazzomagnani.it


