Mostra dossier su due affreschi dei Carracci. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti. Grazie alla generosità dell’attuale proprietario è ora possibile presentare al pubblico queste straordinarie testimonianze della civiltà artistica bolognese
Annibale Carracci (Bologna, 1560 – Roma 1609) Morte di Didone Affresco strappato riportato su tela, cm 128 x 135.7 (con cornice) Firmato “ANN. CARRACCIUS PING.” Provenienza: Bologna, Palazzo Lucchini (poi Angelelli, poi Zambeccari, poi Francia Comi) San Martino di Soverzano, collezione Michelangelo Poletti – Courtesy Laboratorio di Re-stauro Ottorino Nonfarmale
E’ in corso nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d’Accursio mostra-dossier Ludovico e Annibale Carracci. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti, a cura di Angelo Mazza
Nucleo centrale del progetto espositivo sono due affreschi raffiguranti Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli, di Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619), e Morte di Didone, di Annibale Carracci (Bologna, 1560 – Roma, 1609), che furono eseguiti intorno al 1592 per due camini di Palazzo Lucchini, in Piazza Calderini a Bologna, poi passato alle famiglie Angelelli, Zambeccari e infine Francia Comi.
Nota agli studi carracceschi anche se mai ammirata dal vero, la pittura Morte di Didone è citata per la prima volta nella Felsina pittrice. Vite de’ Pittori bolognesi (1678) e ne Le pitture di Bologna (1686) da Carlo Cesare Malvasia.
“Strappato” attorno al 1911, pochi anni dopo l’acquisto del palazzo da parte di Filippo Comi, e spostato in una sala diversa, il dipinto illustra il noto passo dell’Eneide di Virgilio (libro IV, 662-705) cui alludono anche i versi trascritti alla base dell’ara marmorea su cui è costruita la pira.
Realizzato nelle medesime circostanze del camino di Annibale, l’affresco di Ludovico, con il soggetto estremamente raro in pittura Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli, ne ha condiviso le vicende e la storia critica. Gli affreschi sono stati dichiarati opere di eccezionale valore storico e artistico dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
Posti in vendita presso una casa di aste di Firenze nel settembre 2022, sono stati aggiudicati dall’imprenditore Michelangelo Poletti, la cui collezione specializzata nella pittura bolognese ed emiliana tra Cinque e Settecento arreda il castello di San Martino in Soverzano nel Comune di Minerbio.
Ambito di Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619) – Annunciazione, Dio Padre in gloria e il Prezioso Sangue di Cristo, 1605-1613 – Sportello dipinto: olio su tavola e rame – Provenienza: Bologna, chiesa di San Leonardo
Grazie alla generosità dell’attuale proprietario è ora possibile presentare al pubblico queste straordinarie testimonianze della civiltà artistica bolognese, dopo il lungo intervento conservativo eseguito tra il 2023 e il 2024 da Giovanni Giannelli.
Accanto agli affreschi sono esposte due incisioni ad acquaforte di Carlo Antonio Pisarri (Bologna, 1706 – 1790) tratte da essi, concesse in prestito dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. In mostra sono inoltre presenti alcuni dipinti dei celeberrimi cugini e delle loro botteghe, realizzati per contesti diversi e su vari supporti, conservati alle Collezioni Comunali d’Arte.
Bottega di Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619) Diana e Apollo, 1605-1606 – Affresco staccato – Provenien-za: Palazzo Montecalvi (già Paleotti), Bologna – Bologna, Collezioni Comunali d’Arte, inv. P540
SCHEDA
Titolo: Ludovico e Annibale Carracci. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti
Dove: Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, 6 – Bologna
Quando: fino al 22 Settembre 2024
Orari: martedì, giovedì 14–19 mercoledì, venerdì 10-19, Sabato, domenica e festivi 10-18.30 Chiuso lunedì non festivi
Info: Tel. +39 051 2193998, museiarteantica@comune.bologna.it – www.museibologna.it/collezionicomunali