L’asta di arte moderna e contemporanea del 5 novembre si chiude a 1,9 milioni di euro. Un’atmosfera elettrica ha avvolto la Sala Bolaffi durante la serrata battaglia per conquistare l’arazzo di Alighiero Boetti
LOTTO 219 – ALIGHIERO BOETTI 1940-1994 – Senza titolo (Segno e disegno) 1978 – Ricamo su tessuto. – 64,00 x 69,20 cm – Opera accompagnata da autentica e registrata dall’Archivio Alighiero Boetti, Roma 2024. – ‘Segno e disegno’ è l’elemento centrale evidenziato dai non-colori bianco e nero, incorniciato da frasi come “Immaginando tutto” o “Non parto non resto”, tutte nella famosa e coloratissima quadratura di sedici lettere – Provenienza/Collezione privata, Torino.
La rara opera Alighiero Boetti “Senza titolo (Segno e disegno)”, top lot dell’asta di arte moderna e contemporanea, è stata aggiudicata alla straordinaria cifra di 800 mila euro (diritti inclusi), dopo un duello a distanza all’ultimo rilancio tra tre collezionisti – uno dei quali italiano – collegati al telefono, che hanno fatto spuntare all’arazzo un risultato finale superiore alle stime (lotto 219).
«Posizionandosi tra i top lot più importanti venduti negli ultimi anni da Aste Bolaffi, l’arazzo di Boetti conferma la nostra capacità di individuare opere d’arte di altissimo livello e renderle visibili ai compratori più raffinati ed esigenti a livello internazionale. Questo eccezionale risultato consolida la crescita della casa d’aste nel mercato dell’arte moderna e contemporanea, che rimane un asset class molto vitale in Europa e nel mondo», commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi.
La vendita si è chiusa con un realizzo complessivo di 1,9 milioni di euro (diritti inclusi) e una percentuale di lotti venduti vicina all’80 per cento. Sul podio dei top lot ci sono un’altra opera di Boetti, l’interessante penna a biro su carta intelata “Mimetismo” del 1979, salita fino a 100 mila euro (lotto 220), e la “Primavera” di Salvo, aggiudicata a 87.500 euro (lotto 224).
Ma sono numerose le aggiudicazioni di rilievo dell’asta che proponeva una panoramica sulle principali correnti artistiche e le diverse forme d’arte dal primo Novecento ai giorni nostri: il raffinato studio di Gustav Klimt per il ritratto della dama viennese Sonja Knips esposto al Belvedere di Vienna (lotto 87, 55 mila euro), la serigrafia di Robert Rauschenberg “Star Quarters I-IV” (lotto 21, 37.500 euro), l’opera “Il nome di Carmen” del 1970 di Emilio Isgrò, le cui celebri cancellature nel 2024 compiono 60 anni (lotto 215, 35 mila euro).
Molto ambiti dai collezionisti anche i due pannelli serigrafati su tela da Giacomo Balla con farfalle e fiori provenienti da Casa Balla a Roma (lotto 6, 32.500 euro)
Ricercata anche la rara scultura in terracotta di Ligabue, “Albero con cane e gatto”, pezzo unico eseguito nel 1952-1953 nella fornace Vecchia di Luzzara con l’argilla della golena del Po (lotto 147, 31.300 euro) e la punta di piombo su carta di Amedeo Modigliani “Tête tournée” (lotto 88, 25 mila euro). Il prossimo appuntamento con l’arte moderna e contemporanea è in calendario nella primavera 2025
TUTTI I RISULTATI: www.astebolaffi.it