Alla Fondazione Magnani-Rocca la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo. Fino al 30 giugno 2024

Bruno Munari, Zizì, 1952, filo di rame e gomma piuma. Casaperlarte, Fondazione Paolo Minoli, Cantù © Bruno Munari. Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini s.r.l.
Nella celebre Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, a pochi passi dalle sale che ospitano opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Renoir, Monet, Cézanne, de Chirico, Morandi, Burri e molti altri, fino al 30 giugno 2024 viene celebrato uno dei più grandi geni creativi del Novecento, l’ ‘inventore’ Bruno Munari (Milano 1907-1998), definito da Pierre Restany il Leonardo e il Peter Pan del design italiano. Dopo le memorabili esposizioni della Rotonda della Besana (2007) a Milano, e dell’Ara Pacis (2008) a Roma, in mostra sono concentrati settant’anni di idee e di lavori – Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927 – in tutti i campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia: proprio per la difficoltà di dirimere chiaramente i territori linguistici da lui affrontati nel corso del tempo, la rassegna non sarà suddivisa per tipologie o per cronologia, ma per attitudini e concetti, in modo da poter mostrare i collegamenti e le relazioni progettuali tra oggetti anche apparentemente molto diversi l’uno dall’altro.

Bruno Munari, Buccia di Eva, 1929 1930, tempera su tela, 80 x 205 cm © Bruno Munari. Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini s.r.l.
Grafica, oggetti, opere d’arte, TUTTO risponde a un metodo progettuale che si va precisando con gli anni, con i grandi corsi nelle università americane e con il progetto più ambizioso, che è quello dei laboratori per stimolare la creatività infantile, che dal 1977 sono tuttora all’avanguardia nella didattica dell’età prescolare e della prima età scolare.
Il lavoro di Munari negli ultimi anni è stato oggetto di una rinnovata attenzione, finalmente anche in campo internazionale, dopo i riconoscimenti ottenuti in vita, soprattutto in Paesi quali il Giappone, gli Stati Uniti, la Francia, la Svizzera e la Germania, oltre naturalmente all’Italia.

Bruno Munari, Autoritratto, 1968, xerografia su carta. Courtesy kauffmann repetto, Milan New York © Bruno Munari. Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini s.r.l.

Bruno Munari, Studi per poltrone, 1965, tecnica mista e collage su carta © Bruno Munari. Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini s.r.l.
“Munari – spiega Marco Meneguzzo insigne studioso munariano e curatore della mostra – è una figura molto attuale nella società liquida odierna, nella quale non ci sono limiti fra territori espressivi. È un esempio di flessibilità, di capacità di adattamento dell’uomo all’ambiente. Il suo metodo consiste nello scoprire il limite delle cose che ci circondano e di volerlo ogni volta superare”.
Scheda
Titolo: Bruno Munari. Tutto
Dove: Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
Quando: fino al 30 giugno 2024
Orario: Dal martedì al venerdì continuato 10-18 – sabato, domenica e festivi continuato 10-19. Lunedì chiuso
Biglietti: 14 euro
Info: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it