Interi eserciti in miniatura, costruiti in tutta Europa, soprattutto con l’avvento dei totalitarismi e della propaganda a loro connessa, saranno schierati sui tavoli della Borsa e contenderanno lo spazio ai robot giapponesi. E poi automobili “in tutte le taglie”, da quelle a pedali alle rosse Ferrari, dalle slot delle vecchie piste Scaletrix alle Dinky e Corgi dai colori cerulei, e modellini che riproducono le vetture più recenti. Un’occasione per coltivare la cura di una memoria d’infanzia, per tornare bambini, ma anche per riflettere sulla fretta dei nostri tempi e sulla opportunità di tornare a giocare assieme ai nostri figli, perché, come ha sostenuto Silvio Ceccato, “Qualunque cosa si faccia come lavoro o come studio, vi si innesti un tanto di gioco”.