126 lotti dal patrimonio di Veneto Banca Spa in LCA – lampadari, vasi, appliques, piantane, lampade da tavolo – generati quasi tutti nelle fornaci Seguso e Venini, raccontano la storia del vetro veneziano e del design nel secondo ‘900 e nel nuovo millennio
ROMA – In asta le meraviglie, che decorano – talvolta in dimensione monumentale – la settecentesca Villa Gasparini Spineda Loredan, a Venegazzù (Volpago del Montello), dal 1973 proprietà Benetton e dal 2008 al 2017 prestigiosa sede di rappresentanza di Veneto Banca, nonché l’ex Centro Servizi in Montebelluna e numerose filiali di grande rilievo, a partire dalla sede di Piazza dei Signori, a Vicenza.
Gli oggetti sono di proprietà di Veneto Banca SpA in LCA, gruppo bancario ora in liquidazione coatta amministrativa che, pur non avendo mai formato una collezione, ha nel tempo, acquisito opere d’arte di differenti temi e qualità, per arredare le proprie sedi o anche a seguito di fusioni e procedure di recupero del credito.
Tra i corpi sospesi, molti di progettazione unica, il celebre grande cono della Archimede Seguso composto di centinaia di bolle di vetro di Murano soffiato a mano in filigrana, sotto il quale era posizionato il gesso con “Amore e Psiche” di Antonio Canova, che realizzò il record mondiale d’asta per l’artista.
Il grande cono della Archide Seguso
L’asta si svolge in cinque fasi, secondo il seguente calendario: 5 dicembre 2023 (con base d’asta al 200% della stima minima); 19 dicembre 2023 (con base d’asta al 100% della stima minima); 3 gennaio 2024 (con base d’asta al 50%); 16 gennaio 2024 (con base d’asta al 33%), 30 gennaio 2024 (ad offerta libera).
Gli oggetti sono appetibili per tutte le tasche: se la base d’asta per il lampadario monumentale a plafoniera di Archimede Seguso è fissata a 24.000 euro, troviamo un gruppo di applique della stessa vetreria e con la stessa composizione a bolle in vetro soffiato di Murano e metallo, con base d’asta ciascuna a 500 euro, così come diversi elaborati vasi, coppe e centrotavola, oltre che lampade a una luce, la cui base non supera i 600 euro. Una lampada da tavolo Belboi di Venini, la vetreria che aprì nel 1921, è battuta a partire da 600 euro, mentre 1.000 euro sono la base d’asta dell’opera in vetro a figura femminile di Helidon Xhixha.
Tutti gli oggetti attualmente nelle prestigiose collocazioni citate sono in uso: possono essere verificati prima dell’asta con apposito appuntamento, e debbono essere disinstallati e ritirati, a cura degli acquirenti, entro il 16 febbraio 2024.
INFORMAZIONI PER PARTECIPARE ALL’ASTA: Casa di Vendite Bonino | Roma, Via Filippo Civinini 21 – 37 |