Il Museo di Santa Giulia ospita la più importante esposizione mai realizzata sul mondo delle vette analizza l’universo iconografico della montagna attraverso le opere di quattro maestri della fotografia: Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte
Vittorio Sella, Monte Ushba al levare del sole dal monte Mesi ad ovest di Mazeri (Soanezia), 1890, gelatina bromuro d’argento. ©Fondazione Sella, Biella
Il Museo di Santa Giulia a Brescia ospita, fino al 25 giugno 2023, la più importante esposizione mai realizzata sul mondo delle vette, dal titolo Luce della Montagna, curata da Filippo Maggia, in grado di analizzare l’universo iconografico della montagna attraverso le opere di quattro maestri della fotografia: Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte.
La rassegna è uno degli appuntamenti più attesi della stagione fotografica italiana e fiore all’occhiello del programma della VI edizione del Brescia Photo Festival, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023.
Il percorso si apre idealmente con 40 scatti di Vittorio Sella (Biella, 1859-1943) che da una fotografia ampiamente descrittiva e documentaria arriva a un’altra che celebra la bellezza della natura e, in particolare, le montagne. Le fotografie di Vittorio Sella rivelano una nitidezza e ricchezza di dettagli quasi impensabile considerando che furono realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento; lastre di vetro spesso preparate in loco e, nel caso delle spedizioni in Asia o Africa, dopo mesi di avvicinamento a piedi.
Ansel Adams Mt. Goode From North, North Cascades National Park, Washington, 1958, gelatina ai sali d’argento. Courtesy Fondazione di Modena – FMAV Fondazione Modena Visive © The Ansel Adams Publishing Rights Trust
Di Martin Chambi (1891-1973), fotografo peruviano attivo nei primi decenni del secolo scorso, vengono presentate 40 immagini, appositamente stampate per l’appuntamento bresciano dalle lastre di vetro emulsionate originali, le stesse che venivano trasportate a dorso di mulo su e giù per le Ande, che restituiscono le prime vedute di Macchu Picchu, di Pisac, Kenko e Sacsayhuamán celate fra le Ande, ma soprattutto inquadrano la vita sociale quotidiana delle popolazioni andine in un racconto etnografico di valore inestimabile.
Axel Hütte – Monte Spinale, Italy, 2022, ditone. © Axel Hütte
Le 30 magnifiche fotografie di Ansel Adams (1902-1984), maestro statunitense tra i più celebrati del Novecento, esaltano la maestosità della natura, in particolare la nuova frontiera del West americano. Realizzate intorno alla metà del secolo scorso, le immagini rivelano una natura ancora incontaminata, quasi eroica, di grande respiro, dove le montagne dominano senza incombere, al contrario paiono proteggere l’uomo, guidarlo verso il futuro e il progresso.
Martin Chambi – Tristeza Andina, 1922-1925 circa, stampa fotografica da negativo originale ©Asociación Martín Chambi
Axel Hütte (Essen, Germania, 1951), per certi versi, rappresenta l’evoluzione e la sintesi contemporanea di Sella e Adams. Quella di Hütte è una lettura architettonica della montagna, dei suoi volumi che si collocano nello spazio, sospesi fra terra e cielo, veri e propri monumenti naturali.
Al Brescia Photo Festival, Axel Hütte presenta una serie di 20 fotografie di grande formato (150×200 cm) raccolte in varie parti del mondo.
Scheda
Titolo: Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte. Luce della Montagna
Dove: Museo di Santa Giulia, via Musei 81 – Brescia
Quando: fino al 25 giugno 2023
Apertura: Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica 10-18, lun. chiuso
Info: tel. +39 030 2977833 / 834, cup@bresciamusei.com – www.bresciamusei.com