Il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini Museo di Palazzo Poggi ospitano il primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento. Fino al 12 marzo 2023
Luigi Dardani (Bologna 1723-1787) – Ritratto di monsignor Francesco Zambeccari (1682-1767), 1750 circa – cera policroma, vetro, tessuto, capelli, osso, h 78 cm x largh. 62 cm – teca in legno con cornice intagliata e dorata, 142 × 90 × 50 cm – Bologna, Museo Davia Bargellini, n. inv. 180
Dopo due importanti progetti espositivi che in anni recenti, a Venezia nel 2012 e a Francoforte sul Meno nel 2014, hanno segnato la riscoperta di una produzione ingiustamente dimenticata offrendone nuove chiavi di lettura, la storia di queste effigi artificiose a grandezza naturale dalle possibilità illusionistiche ambiguamente più reali del reale appare ancora oggi in grande parte da scrivere. Forma artistica scarsamente indagata dal circuito accademico per via dell’antico pregiudizio verso una materia metamorfica considerata priva di valore estetico e una tecnica in bilico tra arte e artigianato, proprio nel capoluogo emiliano, durante il XVIII secolo, la ritrattistica scultorea in cera ebbe un ruolo di primaria importanza godendo di fortuna e apprezzamento come rappresentazione congeniale ad una triplice funzione: la trattazione delle discipline scientifiche avviata nella rinomata scuola di anatomia umana dell’Università, la raffigurazione del potere e la devozione religiosa.
L’esposizione di Bologna intende far conoscere al pubblico e rivalutare in una giusta prospettiva l’indubbia qualità di quanto ancora sopravvive di una produzione che, secondo le fonti documentarie, fu assai ricca e vide impegnati abilissimi scultori. A ricondurre con piena dignità questo patrimonio nel clima della gloriosa civiltà figurativa del Settecento bolognese fu lo storico dell’arte Andrea Emiliani, alla cui memoria l’iniziativa è significativamente dedicata, autore nel 1960 di un fondamentale saggio, ora ripubblicato nel catalogo che accompagna la mostra, in cui vi riconobbe una “realizzata unità fra imitazione, anzi super-imitazione del vero, e fantasia ricreante” in grado di evocare “un’allusione sconcertante all’umano”.
A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, il progetto espositivo traccia un ampio e dettagliato panorama dell’officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima volta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, di notevole fattura presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito straordinario di pezzi appartenenti a collezioni private e dunque raramente visibili. Come suggerisce il titolo, la mostra intende giocare sull’antitesi tra verità e illusione, cioè sull’apparente contrasto fra gli effetti di conturbante iperrealtà da un lato, e l’inganno dei sensi dall’altro, che il virtuosismo mimetico dell’arte della ceroplastica era in grado di procurare allo spettatore come commistione tra immagine e vita. E lo è tuttora, come immutato è il rapporto dell’uomo con la morte e con il divino.
Scheda tecnica
Titolo: Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese
Quando: dal 19 novembre al 12 marzo 2023
Dove: Museo Davia Bargellini Strada Maggiore, 44 40125 Bologna e Museo di Palazzo Poggi Via Zamboni, 33 – 40126 Bologna
Apertura: mart., merc. e giov. 10-15; ven. 14-18; sab., dom. e festivi 10-18,30. Chiuso lunedì non festivi e Natale.
Ingresso: gratuito
Info: Tel. 051236708 – e-mail: museiarteantica@comune.bologna.it – www.museibologna.it/arteantica