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Tina Modotti. L’opera

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ROVIGO, DAL 22 SETTEMBRE AL 28 GENNAIO 2024

Tina Modotti. L’opera

L’esposizione, a Palazzo Roverella di Rovigo, intende ripercorrere il lavoro della leggendaria fotografa, con oltre 300 scatti, alcuni inediti in Italia. Immagini che raccontano la società e il lavoro nel Messico degli anni Venti, la ricostruzione dell’unica mostra del 1929 a lei dedicata e da lei organizzata e le rare immagini che raccontano il suo errare in molti Paesi

Tina Modotti, Campesinos che leggono El Machete, Messico 1929

Dal 22 settembre al 28 gennaio, in Palazzo Roverella a Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo, propone l’esposizione – prodotta da Dario Cimorelli Editore con Cinemazero – “Tina Modotti. L’opera”, che ripercorre il lavoro della leggendaria fotografa, con oltre 300 scatti, molti mai visti in Italia; dalle immagini che raccontano la società e il lavoro nel Messico degli anni Venti, alla ricostruzione dell’unica mostra del 1929 a lei dedicata e da lei organizzata, fino alle rare immagini che raccontano il suo errare in molti Paesi.

Tina Modotti, Donna di Tehuantepec, Messico, 1929 ca.

“A lei, più che ad altri intellettuali del ’900, si è dato il discutibile privilegio di essere interessati maggiormente alla sua vita invece che alla sua produzione”, annota il curatore Riccardo Costantini.
Che aggiunge: “Oggi però è il tempo di ripensarla nella totalità della sua produzione e riscoprirla fuori dalla biografia, partendo dalla sua fotografia, come artista autonoma e donna, libera, umana, armata di profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie di riforma ed educazione, capace di istanze al femminile di rara forza e precoci per i tempi: tutti temi di assoluta attualità che attraversano da sempre i suoi scatti, ribaditi oggi nello scoprire e studiare quelli meno noti”.

Tina Modotti, Donna con bandiera, Messico, 1928 ca.

Tina Modotti, Donne di Juchitán con jìcara, Messico, 1929 ca.

“Tina Modotti è, oggi più che mai, la sua fotografia: Cinemazero negli anni, assieme a Gianni Pignat e Piero Colussi, ha portato avanti l’ambizioso progetto di ricostruire la produzione fotografica della Modotti, con ricerche in ogni lato del pianeta, fra musei e collezionisti privati, arrivando a individuare oltre 500 fotografie da lei scattate, molte, moltissime di più di quelle note.

Tina non è più, come bene diceva una grande ricercatrice che si è occupata della sua opera – Sarah M. Lowe – “la più nota fotografa sconosciuta del XX secolo”. Ora le sue foto sono acquisite, catalogate (anche se non sempre esibite) dai grandi musei del mondo e da diverse istituzioni culturali, nonché battute a prezzi da capogiro per la loro rarità nelle aste più prestigiose

Tina Modotti, Concha Michel e i suoi assistenti all’inaugurazione della Escuela Libre de Agricultura No. 2 “Emiliano Zapata” a Ocopulco , Messico 1928

La mostra rodigina approfondisce la varietà di approcci dell’artista rispetto al soggetto ripreso, dalle nature morte, dai lavori più grafici e astratti, alla documentazione sociale fino alla comunicazione politica. Un percorso che ricostruisce la sua abilità di utilizzare la metonimia più della metafora e del simbolo, con quella capacità tuttora commovente di raccontare il reale – fra leggera sfocatura e precisa attenzione al “cuore” del soggetto – con assoluta forza comunicativa. Innegabilmente allieva di uno dei più grandi fotografi della storia, Edward Weston, ma capace fin da subito di attestare una sua autonomia stilistica.

“Ecco allora che se la mostra di Rovigo un centro doveva avere, non poteva che essere votato alla sua indipendenza: la sua unica mostra personale realizzata in vita (dicembre 1929), ricostruita per la prima volta nel modo più completo. Perché Tina Modotti, donna, fotografa e artista, sia prima di tutto la sua articolata opera e non certo una femme fatale, la compagna o solo l’allieva di qualcuno”, chiosa il curatore.

Tina Modotti, Bambino davanti a un cactus, Messico, 1928 ca.

Tina Modotti, Bambina scalza, Messico, 1925 ca.

Scheda:

Titolo: Tina Modotti. L’opera

Dove: Palazzo Roverella Via Giuseppe Laurenti, 8/10, 45100 Rovigo RO

Quando: dal 22 settembre al  28 gennaio 2024

Orario: Dal lunedì al venerdì: 09.00 – 19.00, Sabato, domenica e festivi: 9.00 – 20.00

Biglietti: Intero: 10 euro, Ridotto: 8 euro

Info: Tel. 0425 460093 email: info@palazzoroverella.com

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