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Al Museo dell’Ara Pacis, oltre 240 opere raccontano una delle più importanti istituzioni culturali dell’antichità, le vite difficili degli attori e degli altri grandi protagonisti del mondo teatrale nell’antica Roma
Attore con maschera tragica Napoli, Museo Archeologico Nazionale
La forza vitale degli spettacoli teatrali, la loro popolarità, le vite difficili degli attori e degli altri grandi protagonisti del mondo teatrale nell’antica Roma sono raccontati nella mostra Teatro. Autori, attori e pubblico nell’Antica Roma, ospitata dal 21 maggio al 3 novembre al Museo dell’Ara Pacis.
Il visitatore / spettatore sarà condotto ‘oltre’ la scena, dentro i meccanismi di produzione, nei ‘camerini degli attori’, sui palcoscenici e sugli spalti dei teatri antichi: una ricostruzione viva, in cui gli stessi protagonisti – attraverso interventi multimediali creati ad hoc – coinvolgeranno il pubblico raccontando le loro vite, le storie che hanno interpretato, il loro ruolo di autori o performer in una società così simile e insieme tanto diversa dalla nostra. Una società che aveva negli oltre 1000 grandi teatri monumentali che sorgevano nell’impero romano quello che oggi chiameremmo il mass media più efficace dell’antichità.
Citarista policroma Taranto, Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Emblema con maschera teatrale di etèra Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
La mostra propone oltre 240 opere provenienti da 25 diversi prestatori con un percorso espositivo ricco di autentiche rarità come, ad esempio, la coppa di produzione attica proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze con una delle rarissime rappresentazioni di una falloforia, processione in onore di Dioniso, dio del teatro; un esemplare unico di antica maschera in terracotta dal Museo Archeologico Regionale ‘Paolo Orsi’ di Siracusa o il famoso “vaso di Pronomos” dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, forse il più importante tra i reperti a soggetto teatrale pervenuto.
Ancora, nella varietà dei reperti selezionati, si segnalano le straordinarie maschere miniaturistiche della tragedia e commedia greca provenienti dall’isola di Lipari; statuine di attori, danzatori e giocolieri del mondo magnogreco; la rappresentazione della
“nascita di Elena dall’uovo” su un vaso magnogreco della serie raffigurante le commedie “fliaciche”; una serie di miniature teatrali, molte mai esposte in mostra, provenienti da contesti tarquiniesi; rispetto al settore della musica di scena rari e delicati strumenti musicali originali come tibie, resti di cetre, crotali, sistri, molti dei quali sono stati per l’occasione fedelmente riprodotti in copia in modo da consentire al visitatore di sperimentarne il suono; un “campionario” di modelli di maschere mai esposti a Roma provenienti dalla bottega di un artigiano di Pompei, i grandi affreschi parietali di un “camerino” per la compagnia teatrale provenienti dal teatro romano di Nemi; una serie di 12 gemme di epoca romana a soggetto teatrale; lo straordinario ritratto di Marcello e la maschera in bronzo di Papposileno della collezione Fondazione Sorgente Group.
Kylix (coppa) attica con scena di phallopòria Firenze, Museo Archeologico Nazionale
Figurina femminile di acrobata Taranto, Museo Archeologico Nazionale di Taranto
La mostra propone un viaggio attraverso i secoli, con focus sull’età augustea, che nel coinvolgimento diretto del visitatore/spettatore intende avere il proprio punto di forza. Il racconto parte dalle radici greche, siciliane, magno greche, etrusche e italiche del teatro romano, dall’origine religiosa del ‘ludus’ e dai primi palcoscenici in legno, per arrivare allo splendore della frons scenae dei grandi teatri per decine di migliaia di spettatori, architetture che – come il foro o il tempio – caratterizzeranno la forma urbis dell’impero.
Le maschere saranno il filo conduttore di questa “immersione”: dalle più antiche tra quelle pervenute fino ai nostri giorni (V secolo a.C.) a quelle ellenistiche del III – II secolo a.C., fino a quelle, spettacolari, di epoca romana. Le maschere sono anche “caratteri” scenici di lunga durata, tragici, comici e grotteschi: il visitatore scoprirà così l’origine antichissima di tanti personaggi del teatro moderno, dal vecchio misantropo, al giovane seduttore, dal servo scaltro ai giovani amanti ostacolati dalle diverse condizioni sociali.
Cratere di Pronomos Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il percorso espositivo si snoda attraverso sette sezioni, con un filo narrativo in senso cronologico. Ogni sezione è arricchita da istallazioni multimediali: riprese aeree, videomapping, postazioni interattive, interventi recitati da attori che danno voce agli autori e ai i protagonisti del teatro antico.
Fauno danzante Roma, Ministero della Cultura. Gallerie Nazionali di Arte Antica
Scheda
Titolo: TEATRO. Autori, attori e pubblico nell’Antica Roma
Dove: Museo dell’Ara Pacis, Spazio espositivo, Via di Ripetta 180 – Roma
Quando: Dal 21 maggio al 3 novembre 2024
Orari: Tutti i giorni 9.30-19.30
Info: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) – https://www.arapacis.it/