Dopo il grande clamore suscitato alla Villa Reale di Monza, la mostra Stregherie. Iconografia, fatti e scandali sulle sovversive della storia arriva a Bologna nelle splendide sale del quattrocentesco Palazzo Pallavicini
Marcel Lenoir, L’education, 1897, Litografia, Collezione Bardazzi
Ideata e prodotta da Vertigo Syndrome e curata dal drammaturgo, performer ed esperto di esoterismo Luca Scarlini, la mostra propone in questa nuova edizione grandi novità, sorprese e oggetti inediti ed è da considerarsi a tutti gli effetti una mostra nuova.
Alla collezione di stampe e incisioni del famoso “collezionista dell’occulto” Guglielmo Invernizzi, si aggiungono tantissime nuove opere d’arte, provenienti da collezioni private, italiane ed estere, e nuovi oggetti legati al mondo della stregoneria, prestati dal leggendario Museum of Witchcraft and Magic in Cornovaglia, e dal Museo delle Civiltà di Roma, che espone in mostra eccezionalmente, per la prima volta, la sua straordinaria collezione di amuleti in argento ottocenteschi, veri e propri gioielli, utilizzati dalle varie donne definite streghe o, più spesso, contro di loro.
Louis Chalon, Circe, litografia, Collezione Bardazzi
Percorrendo un cammino esoterico che si snoda in nove sale a tema, il visitatore sarà invitato ad avere accesso e scoprire l’antica religione di Diana, la Grande Madre, vivendone la storia, i luoghi e i riti. La mostra si aprirà facendo vivere in prima persona, la suggestione e la gravità di un vero processo per stregoneria tenutosi in un tribunale dell’Inquisizione nel 1539 e si chiuderà, dopo il lungo cammino di sala in sala, con l’esperienza della scrittura su un vero Libro delle Ombre dove racchiudere e condividere i propri incantesimi personali.
Stregherie rende giustizia al senso più pieno della parola “Strega”, dichiarando che in un mondo che apparentemente ha rinunciato a ogni senso del sacro e a molti dei suoi antichi legami con la natura, esiste ancora, oggi come un tempo, una società di donne che si dedica all’occulto e che usa la magia per risolvere i problemi del quotidiano. Le “Streghe” sono sempre esistite e sono ancora tutte in mezzo a noi.
Amuleto d’argento a forma di sirena con ciondoli. Italia centro meridionale 1909
La mostra, con il patrocinio del Comune di Bologna, espone circa 300 stampe, sculture e quadri dedicati al mondo delle Streghe e della magia, alcune firmate dai più grandi incisori dell’Ottocento, altre di eccellenti illustratori anonimi. Intorno al nucleo incisioni di Guglielmo Invernizzi, già proposto nella mostra di Monza, arrivano adesso le opere di tre collezionisti straordinari – Emanuele Bardazzi, Edoardo Fontana e Luca Locati Luciani – che hanno fatto del Simbolismo Macabro il loro filone di ricerca.
Accanto alle opere d’arte, Stregherie propone preziosissimi manuali di esorcismo e alcuni trattati storici imprescindibili in un percorso dedicato alla stregoneria. Ritrovati nei conventi, chiusi dai Savoia dopo l’Unità d’Italia, questi libri rarissimi provengono dalla Biblioteca Teresiana di Mantova. Un esempio per tutti, il Malleus Maleficiarum, il manuale sulla caccia alle streghe più utilizzato dalla chiesa, che indicava, caso per caso, i supplizi e le pene da infliggere a chi era accusato di stregoneria, presente in mostra nella preziosissima seconda edizione, stampata nel 1520.
Amuleto, Famosa carta manoscritta, trovata nello scapolare della strega Conti, Toscana 1911
Di particolare interesse locale una sala, dedicata a Gentile Budrioli, “strega enormissima di Bologna”, la cui storia è narrata in mostra attraverso immagini e video. Nata nella seconda metà del 1400 a Bologna, da buonissima famiglia, Gentile sposò un ricco notaio e ne ebbe sette figli, ma riuscì ugualmente a coltivare il suo interesse per la scienza, frequentando le lezioni di astrologia di Scipione Manfredi ed apprendendo le doti curative delle erbe da alcuni frati francescani.
Con il tempo acquisì una tale competenza medica da venire chiamata da Ginevra Sforza, moglie di Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna, per curare sua figlia. Il successo della cura fece nascere un’amicizia tra le due donne, che permise a Gentile di scalare rapidamente i ranghi della città, attirandosi inevitabilmente invidie e gelosie. Tanto che quando riuscì nuovamente a curare un figlio di Ginevra e Bentivoglio, fu accusata da alcuni cortigiani di essere stata lei stessa a causarne la malattia ed arrestata per stregoneria, venendo infine messa al rogo dopo infinite torture
Jean Veber, Streghe moderne, litografia a colori, Collezione Invernizzi
Scheda:
Titolo: Stregherie. Iconografia, fatti e scandali sulle sovversive della storia
Dove: Palazzo Pallavicini, via San felice 24 Bologna
Quando: dal 17 febbraio all’8 settembre 2024
Biglietti: intero: 17 euro, ridotto: 15 euro
Orario: da giovedì a domenica 10-20, chiuso da lunedì a mercoledì
Info: Sito internetwww.stregherie.itTel. + 39 351 6560343