A Palazzo dei Priori oltre 50 fotografie del celebre fotografo americano esplorano un percorso emozionante sull’infanzia. È l’unica esposizione tematica interamente dedicata ai bambini, realizzata nell’arco di quasi cinquant’anni di carriera di Steve McCurry
Steve McCurry, Pakistan, 2002 ©Steve McCurry
Le sale del Palazzo dei Priori di Fermo ospitano la mostra “Steve McCurry – Children”, ideata e curata di Biba Giacchetti. La mostra inaugura un percorso emozionante sull’infanzia vista attraverso l’obiettivo di Steve McCurry, uno dei fotografi più amati al mondo.
Con oltre 50 fotografie, il pubblico avrà l’occasione di ammirare l’unica esposizione tematica interamente dedicata ai bambini, realizzata nell’arco di quasi cinquant’anni di carriera. Le immagini, provenienti da ogni angolo del mondo, ritraggono i più piccoli in scene di vita quotidiana, offrendo un omaggio a questo periodo straordinario della vita.
Steve McCurry, Mongolia, 2018 ©Steve McCurry
“Ho avuto il grande privilegio di fotografare i bambini di tutto il mondo e ora che ho una figlia anch’io apprezzo ancora di più la loro energia, la loro curiosità, le loro potenzialità. Nonostante il contesto difficile in cui molti di loro nascono, i bimbi hanno la capacità di giocare, sorridere, ridere e condividere piccoli momenti di gioia. C’è sempre la speranza che un bambino possa crescere e cambiare il mondo” ha spiegato Steve McCurry.
A Fermo una straordinaria galleria di ritratti esplora tutte le sfaccettature dell’infanzia, accomunate da un elemento universale: lo sguardo dell’innocenza
Steve McCurry, Mandalay, BurmaMyanmar, 2011 ©Steve McCurry
I bambini immortalati da McCurry, pur diversi per etnia, abiti e tradizioni, condividono la stessa energia inesauribile, la gioia di vivere e la capacità di giocare anche nei contesti più difficili, spesso segnati da povertà, conflitti o condizioni ambientali estreme. Il visitatore sarà guidato in un viaggio ideale accanto a McCurry, attraverso paesi come India, Birmania, Pakistan, Tibet, Afghanistan, Libano, Etiopia e Cuba.
“Ogni immagine offre uno spaccato delle condizioni sociali più disparate, rivelando una condizione umana universale fatta di sentimenti comuni e sguardi che affermano la stessa dignità. Incontriamo bambini profughi e lavoratori, giovani che trasformano un cannone arrugginito in un gioco, che rincorrono un pallone sotto la pioggia, che creano musica con chitarre fatte di materiali di scarto. Bambini che vivono nelle grandi metropoli o nei villaggi più remoti, protagonisti di storie di gioia e aggregazione, solitudine e resilienza, solidarietà e stupore” sono le parole della curatrice Biba Giacchetti.
Steve McCurry, Beirut, Lebanon, 1982 ©Steve McCurry
La mostra racconta storie di gioia, resilienza, famiglia e amicizia, immortalate con empatia e rispetto. Tra le immagini più iconiche spicca quella della piccola afghana ritratta in un campo profughi nel 1984, diventata un simbolo universale delle sofferenze inflitte dalla guerra. Questo scatto precede di anni la stesura della Carta dei Diritti dei Bambini, approvata dalle Nazioni Unite nel 1990, e continua a testimoniare l’urgenza di tutelare l’infanzia in tutto il mondo.
SteveMcCurry, Bamiyan, Afghanistan, 2007 ©Steve McCurry
In questo scenario globale, McCurry vuole anche sensibilizzare il pubblico sul tema dello sfruttamento infantile. Nei suoi viaggi, soprattutto in Asia, ha documentato le vite di molti bambini costretti a lavorare quando dovrebbero giocare o frequentare la scuola. “La visione dell’infanzia di McCurry è varia e diversificata, proprio come lo sono i bambini nel mondo. Eppure, ovunque si posi il suo obiettivo, emerge un messaggio chiaro: finché ci sono bambini, c’è speranza”, afferma Owen Edwards, critico fotografico. Attraverso le sue immagini, McCurry cattura l’eterna resilienza dei bambini, la loro capacità di trovare gioia anche nelle situazioni più difficili.
Grazie alla sua capacità narrativa, ogni fotografia diventa una finestra sulla vita dei soggetti, capace di trasmettere autenticità, spensieratezza e purezza. La mostra si apre con una serie di ritratti intensi e si snoda attraverso immagini che alternano guerra e poesia, sofferenza e gioia, stupore e ironia.
Steve McCurry, Havana, Cuba, 2015 ©Steve McCurry
Scheda
Titolo: “Steve McCurry – Children”
Dove: Palazzo dei Priori – Fermo, Piazza del Popolo, 5.
Quando: fino al 4 maggio 2025
Orari: dal martedì al venerdì 10:30 – 13 / 15:30 – 18; sabato e domenica 10:30 – 13 / 15:30 – 19. lunedì chiuso.
Ingresso: euro 9; ridotto euro 7
Info: tel. 0734 217140, museidifermo@comune.fermo.it – www.fermomusei.it