A dieci anni dalla scomparsa di Serafino Valla, una mostra monografica celebra l’artista di Luzzara con un viaggio attraverso la sua arte, che racconta l’anima e il paesaggio emiliano. Dal 9 novembre 2024 al 9 febbraio 2025 a Palazzo Sartoretti di Reggiolo, la sua Emilia torna a essere il cuore pulsante della sua visione poetica e visiva
Serafino Valla, Transizione sul ponte del fiume Po, 2001, acrilico su faesite, 45×40 cm
A dieci anni dalla scomparsa di Serafino Valla, artista introverso e gentile, nato a Luzzara (RE) nel 1919 e vissuto a Reggiolo (RE), la sua figura viene celebrata con una mostra monografica che lo riporta in Emilia, nella sua Emilia.
Dal 9 novembre 2024 al 9 febbraio 2025 gli spazi storici di Palazzo Sartoretti a Reggiolo (RE) ospiteranno l’esposizione Serafino Valla. L’eterno ritorno in Emilia, a cura di Federica Merighi, la mostra sarà inaugurata sabato 9 novembre alle ore 17.00.
Serafino Valla, Falciatori, 2000, acrilico su faesite, 40×50 cm
In occasione del vernissage, il critico d’arte Giammarco Puntelli terrà, nella Sala dei Miti, una conferenza sull’artista dal titolo “Meditazioni universali: il teorema della cultura come ponte verso l’infinito“
Serafino Valla, La mungitura, 1998, acrilico su faesite, 40×50 cm
L’esposizione si configura come un vero e proprio viaggio che ripercorre la lunga carriera dell’artista. Dalla pittura al disegno, dalla scultura all’incisione, ogni opera offre al pubblico uno sguardo sulla natura, i luoghi e la vita quotidiana che hanno caratterizzato la sua vita nell’atmosfera dei paesaggi emiliani. Un ritorno emozionante, ma raccolto, come le figure che abitano e spesso accompagnano i suoi dipinti, capaci di suggerire quell’analisi interiore necessaria per comprendere il mondo.
Serafino Valla, Ligabue a Gualtieri, 1990, acrilico su faesite, 55×40 cm
“Serafino Valla – scrive Giammarco Puntelli – non è solo un pittore naïf nel senso tradizionale del termine, è un pensatore, un poeta del colore, capace di orchestrare una narrazione visiva che abbraccia la condizione umana nella sua totalità: i suoi bisogni, le sue paure, le sue speranze, i sogni e le fatiche, e quella “volontà di connessione” che, come lui stesso ci ha dimostrato, rappresenta il filo conduttore della nostra esistenza”
Serafino Valla, Pesca con bilancia a rete, 2010, acrilico su faesite, 40×40 cm
Il percorso espositivo comprende una sessantina di opere, realizzate dal 1963 al 2011. Ad accomunare i lavori in mostra, è un personaggio ricorrente, l’uomo con il cappello, emblema di un percorso interiore che l’osservatore è chiamato a intraprendere. Il cappello stesso, un elemento simbolico che Valla ripete con coerenza, allude alla necessità di scoprire e conoscere la propria identità, di “guardarsi dentro”, perché «l’ignoranza è l’ultima barriera tra l’individuo e l’infinito».
Serafino Valla, Tra inconscio e presente, 2001 acrilico su faesite, 40×30 cm
«Mio padre – racconta la figlia Giuseppina Valla, custode e curatrice delle opere dell’artista – ha sempre avuto nel cuore le sue origini, il legame col territorio e soprattutto con le persone di Luzzara, paese di nascita, e Reggiolo, paese dove è vissuto. Riportare ora le sue opere a “casa”, nel cuore di Reggiolo, a Palazzo Sartoretti, mi rende felice e orgogliosa ed è con gratitudine che dono all’Amministrazione Comunale una sua scultura».
Serafino Valla, Il seminatore, 1979, acrilico su faesite, 65×50 cm
In occasione della mostra, l’opera Vangatore (1992) entrerà, infatti, nella collezione permanente di Palazzo Sartoretti, dove sono già presenti tre dipinti di Serafino Valla.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Litocolor S.n.c. con la prefazione di Franco Albinelli, assessore alla Cultura e Ricostruzione del Comune di Reggiolo, e i testi di Federica Merighi, direttrice artistica di Palazzo Sartoretti, “Museo tra le mura”, Giuseppina Valla e Giammarco Puntelli, unitamente ad un ricco apparato iconografico.
Serafino Valla, Il teatro e la Rocca di Reggiolo, 2004, acrilico su faesite, 50×40 cm
SCHEDA
Titolo: Serafino Valla. L’eterno ritorno in Emilia
Dove: Palazzo Sartoretti Piazza del Martiri, 1-2-3, 42046 Reggiolo RE
Quando: dal 9 novembre 2024 al 9 febbraio 2025
Orari: sabato 10-20 (solo su prenotazione) – domenica 10-12 e 15-18
Ingresso: libero
Info: 3792837474, f.merighi@reggioloattiva.it, https://reggioloattiva.it/