Una mostra ai Musei Reali di Torino presenta 156 fotografie che ripercorrono la traiettoria di una delle più grandi fotoreporter del Novecento
Ruth Orkin, Two American Tourists, Rome, Italy, 1951, Modern print, 2021 © Ruth Orkin Photo Archive
Le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano fino al 16 luglio la più vasta antologica mai organizzata in Italia di Ruth Orkin (Boston 1921 – New York 1985), fotoreporter, fotografa e regista statunitense, tra le più rilevanti del XX secolo.
L’esposizione dal titolo RUTH ORKIN. Una nuova scoperta, curata da Anne Morin, riunisce 156 fotografie, la maggior parte delle quali originali, che ripercorrono la traiettoria dell’artista, in particolare tra il 1939 e la fine degli anni Sessanta, attraverso alcune opere capitali come American Girl in Italy, uno dei suoi scatti più iconici della storia della fotografia.
La mostra affronta il suo lavoro da una prospettiva completamente nuova, all’incrocio tra l’immagine fissa e l’immagine in movimento. Affascinata dal cinema, Ruth Orkin sognava infatti di diventare una regista, grazie anche all’influenza della madre, Mary Ruby, attrice di film muti, che la portò a frequentare le quinte della Hollywood degli anni Venti e Trenta del Novecento. Nella prima metà del secolo scorso, tuttavia, per una donna la strada per intraprendere questa carriera era disseminata di ostacoli. Ruth Orkin dovette quindi rinunciare al sogno di diventare cineasta o perlomeno dovette reinventarlo e trasformarlo.
Proprio l’appuntamento mancato con la sua vocazione, la costringerà a inventare un linguaggio alla confluenza tra queste due arti sorelle, tra l’immagine fissa e l’illusione dell’immagine in movimento, un linguaggio che induceva una corrispondenza costante tra due temporalità non parallele. Attraverso un’analisi molto specifica dell’opera di Orkin, la rassegna permette di capire i meccanismi messi in atto per evocare il fantasma del cinema nel suo lavoro. Come avviene nel suo primo Road Movie del 1939, quando attraversò in bicicletta gli Stati Uniti da Los Angeles a New York. In quell’occasione, Ruth Orkin tenne un diario che diventò una sequenza cinematografica, un reportage che raccontava questo viaggio e la cui linearità temporale si svolge in ordine cronologico.
Ruth Orkin, Lauren Bacall, St. Regis Hotel, New York City, 1950, Modern print, 2021 © Ruth Orkin Photo Archive
Nei primi anni Quaranta, Ruth Orkin si trasferisce a New York, dove diventa membro della Photo League, cooperativa di fotografi newyorkesi, e instaura prestigiose collaborazioni con importanti riviste, tanto da diventare una delle firme femminili del momento.
È in questo periodo che realizza alcuni degli scatti più interessanti della sua carriera. La mostra darà poi conto del reportage per la rivista LIFE, realizzato nel 1951 in Israele a seguito della Israeli Philarmonic Orchestra e del viaggio compiuto in Italia, visitando Venezia, Roma e Firenze.
Ruth Orkin, American Girl in Italy, Florence, Italy, 1951, Vintage print © Ruth Orkin Photo Archive
Scheda
Titolo: “Ruth Orkin – Una nuova scoperta”
Dove: Musei Reali Torino, Sala Chiablese, Piazzetta Reale – Torino
Apertura e Ingresso: Orari: Dal Martedì al Venerdì 10-19, Sabato e Domenica 10-21. Ingr. euro 15, rid. euro 13
Quando: fino al 16 luglio 2023
Info: tel. +39 338 169 1652, info@mostraruthorkin.it – www.mostraruthorkin.it