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Oro bianco. Tre secoli di porcellane Ginori

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MILANO, FINO AL 19 FEBBRAIO 2024

Oro bianco. Tre secoli di porcellane Ginori

La mostra presentata al pubblico dal Museo Poldi Pezzoli e dal Museo Ginori racconta alcuni dei momenti più significativi della storia della manifattura di Sesto Fiorentino, attraverso una selezione di circa 60 opere provenienti, oltre dai musei promotori, da altre importanti realtà museali

Cista Conversazione classica, Manifattura Richard-Ginori, 1926-1927 Gio Ponti (disegno) e Libero Andreotti (modellato), firmato: PER/ FERNANDA/ E UGO OJETTI/ COMPOSERO/ GIÒ PONTI E LIBERO ANDREOTTI/ DOCCIA ESEGUÍ”, porcellana, Milano, Museo Poldi Pezzoli, inv.3358

Oro bianco. Tre secoli di porcellane Ginori è il titolo della mostra che il Museo Poldi Pezzoli e il Museo Ginori presentano al pubblico dal 25 ottobre 2023 al 19 febbraio 2024. da cui la metafora “oro bianco”, spesso usata per identificare il più nobile fra i materiali ceramici. Possedere i manufatti delle prime fabbriche europee era segno di distinzione ed eccezionale era il prestigio di chi ne promuoveva la produzione. Tra questi il marchese Carlo Ginori, fondatore dell’impresa ancora oggi attiva e ispiratore del Museo che ne racconta la storia. 

L’esposizione, a cura di Rita Balleri e Oliva Rucellai, rispettivamente conservatrice e capoconservatrice del Museo Ginori, e di Federica Manoli, collection manager e curatrice della collezione di ceramiche del Museo Poldi Pezzoli, racconta alcuni dei momenti più significativi della storia della manifattura di Sesto Fiorentino attraverso una selezione di opere (circa 60) provenienti, oltre dai musei promotori, da Le Gallerie degli Uffizi di Firenze, dal Museo Civico di Arte Antica – Palazzo Madama di Torino, dalle collezioni dei principi del Liechtenstein e da alcune importanti raccolte private.

Il percorso espositivo, per presentare le fasi salienti della produzione della prestigiosa manifattura, si snoda attraverso quattro sezioni. La prima sezione sviluppa uno dei temi dominanti nella produzione della Manifattura: sulla scia dell’interesse dei viaggiatori che da tutta Europa intraprendevano il Grand Tour per ammirare i marmi delle collezioni medicee, si sviluppa un gusto per l’antico che Carlo Ginori accoglie e concretizza realizzando riproduzioni in porcellana dei capolavori più celebri conservati nella Tribuna degli Uffizi e in altre raccolte fiorentine e romane, dal Museo Capitolino alle collezioni Vaticane. A testimonianza di questa attenzione verso l’antico, in mostra saranno esposti la Venere de’Medici e le Teste di Adriano e di Nerva, quest’ultima acquistata dallo Stato italiano per il Museo Ginori nel novembre 2020.

Con il passaggio del Granducato di Toscana alla dinastia lorenese, il fondatore della Manifattura Ginori raccoglie l’eredità artistica e culturale dei Medici, acquisendo forme e modelli dalle principali botteghe degli scultori tardo barocchi fiorentini. Raccontano questa fase della Manifattura raffinati accostamenti di sculture in porcellana esposte per la prima volta insieme ai rispettivi archetipi in bronzo come: la Menade danzante messa a confronto con l’Anfitrite in bronzo dello Studiolo di Francesco I de’ Medici, il Laocoonte del Museo Poldi Pezzoli con il relativo bronzetto, l’Atlante che regge il globo terrestre dalle gallerie di Palazzo Madama di Torino con Ercole che regge il globo celeste di Ferdinando Tacca, dalle collezioni dei principi del Liechtenstein.

Menade o danzatrice (da Stoldo Lorenzi e varianti), Manifattura Ginori di Doccia, 1745- 1750 ca., porcellana, collezione privata

Il percorso giunge al termine con i capolavori del XIX secolo, che avranno il loro culmine nel servizio da tavola su disegno di Gaetano Lodi per il Khedivè Ismail Pasha. Le due ciste conservate al Museo Poldi Pezzoli, dono di Paola Ojetti del 1973, aprono infine all’analisi del periodo della direzione artistica di Gio Ponti, di cui saranno esposte anche lettere autografe con schizzi e istruzioni per l’esecuzione dei suoi progetti. La sezione finale della mostra presenta quindi anche l’occasione per valorizzare la figura del milanese Gio Ponti nel centenario della prima Mostra Biennale delle Arti Decorative Internazionali di Monza, svoltasi nel 1923. Si intende così rendere omaggio a uno dei più importanti architetti e designer del Novecento italiano, che tanto ha fatto anche per la città di Milano, grazie alle grandi opere architettoniche che portano la sua inconfondibile firma.

Il progetto di allestimento, favorisce la lettura dei confronti e il racconto del percorso stilistico della manifattura attraverso i secoli, accompagnando il visitatore nella scoperta e sottolineando l’importanza della scultura attraverso una esposizione suggestiva delle opere che occupano lo spazio centrale della prima sala. Completa l’esposizione un volume con saggi che delineano le vicende della manifattura Ginori nel contesto europeo della corsa all’”oro bianco”. 

Cista Conversazione classica, Manifattura Richard-Ginori, 1926-1927 Gio Ponti (disegno) e Libero Andreotti (modellato), firmato: PER/ FERNANDA/ E UGO OJETTI/ COMPOSERO/ GIÒ PONTI E LIBERO ANDREOTTI/ DOCCIA ESEGUÍ”, porcellana, Milano, Museo Poldi Pezzoli, inv.3358

Scheda

Titolo: Oro bianco. Tre secoli di porcellane Ginori

Dove: Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12 – Milano 

Quando: dal 25 ottobre 2023 al 19 febbraio 2024

Biglietti: Intero 14 euro, ridotto 10 euro

Orario: Da mercoledì a lunedì 10 – 18 | martedì chiuso

Info:  info@museopoldipezzoli.org | www.museopoldipezzoli.it tel. 02 794889 | 02 796334

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