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Oltre 67.000 presenze al BRAFA 2024

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BRUSSELS EXPO, 28 GENNAIO - 4 FEBBRAIO 2024

Oltre 67.000 presenze al BRAFA 2024

Oltre 67.000 i visitatori per l’edizione n.69 di BRAFA. L’evento, organizzato dall’Associazione degli Antiquari del Belgio, ha visto la presenza di 132 gallerie di arte antica. Ottimo il riscontro del pubblico sia per la qualità degli oggetti esposti sia per la magia dell’allestimento ispirato ai 100 anni del Surrealismo

BRAFA 2024 Vista generale © Olivier Pirard

BRAFA 2024 Vista generale © Olivier Pirard

Un collezionismo colto e sensibile all’arte antica di qualità, in contro-tendenza con la presenza sempre più massiccia di arte contemporanea nelle mostre-mercato internazionali, che ha dato ampia soddisfazione anche a galleristi italiani alla prima partecipazione come la perugina Mearini Fine Art e Romigioli Antichità di Legnano (Mi). “Siamo davvero molto soddisfatti dalla qualità che abbiamo riscontrato al BRAFA” racconta Valerio Romigioli “Organizzazione impeccabile e un pubblico non solo numeroso, oltre ogni aspettativa, ma soprattutto attento e interessato“.
Una conferma per la milanese Ars Antiqua, tornata a Bruxelles con una selezione molto apprezzata di sculture, mobili e dipinti.

La  grande attenzione per l’Alta Epoca è testimoniata anche da clienti prestigiosi come il Rijksmuseum di Amsterdam che ha acquistato una piccola vetrata medievale raffigurante un gryllos, risalente al XIII e XIV secolo dalla galleria Dei Bardi Art (Bruxelles) specializzata in sculture e oggetti del Medioevo e del Rinascimento.

Tra gli italiani Robertaebasta (Milano-Londra) ha venduto per 20.000 euro un tavolino con base in acciaio cromato profilato, supporti cilindrici in plexiglas e quattro ripiani in legno fossile ad altezze diverse, del 1970 circa. La Galleria Cortesi (Lugano-Milano) ha venduto un’opera su carta dell’artista minimalista Robert Mangold (1937, New York), intitolata Column Structure XII, 2006, per circa 45.000 euro.
Particolarmente soddisfatta la Gioielleria Nardi (Venezia) ha realizzato diverse vendite, tra cui la spilla/pendente Geisha in oro, posta, turchese inciso, brillanti, rubini e zaffiri. La parte centrale rappresenta un ventaglio che si apre grazie a micro-meccanismi per rivelare un ramo sottostante, simbolo di un ciliegio in fiore.
La Galleria Repetto (Lugano) ha concluso diverse vendite, tra cui un’opera di Christo (Gabrovo 1935-2020 New York) che rappresenta il progetto per Les Champs Elysées del 1969, e un paesaggio urbano di Salvo (Leonforte 1947-2015 Torino) intitolato Intra, 2002.

Axel Vervoordt (Wijnegem) una delle presenze storiche al BRAFA, nonché emblema dello stile eclettico che caratterizza l’intero evento, ha venduto una grande opera di Pierre Alechinsky (Bruxelles, 1927), intitolata Mémento, 1972, e una terracotta parzialmente smaltata di Pierre Culot (Malmedy 1938-2011 Roux-Miroir), Vaso, 1990 circa. 

L’associazione degli Antiquari del Belgio che da 69 anni organizza BRAFA ha venduto parte degli allestimenti offrendo il ricavato alla Mosa Ballet School di Liegi, una scuola internazionale di danza classica e contemporanea sotto forma di borsa di studi per un giovani studenti.
Anche le due nuvole “surreali” saranno protagoniste di una serata di beneficenza organizzata da VertigO Events. Il tappeto sarà riciclato da Vanheede Environment Group, un’azienda di Courtrai, mentre gli striscioni pubblicitari avranno una nuova vita da Redopapers, che utilizzerà le eccedenze per produrre blocchi a strappo, agende e quaderni.

Per quanto riguarda i dipinti antichi, la Galerie Florence de Voldère (Parigi) ha venduto Une Kermesse di Martin van Cleve (Anversa, 1527-1581), noto per le sue rappresentazioni di scene di vita quotidiana nella campagna fiamminga, per circa 150.000 euro.
Specializzata nella scultura XIX e inizio XX secolo, Artimo Fine Art (Bruxelles) ha venduto a un collezionista La Saltimbanca in marmo di Carrara di Enrico Astorri (San Lazzaro Alberoni 1859-1921 Milano), del 1900 circa, annunciata a 145.000 euro.
Alla Galleria Claes (Bruxelles), una maschera Yaure, Costa d’Avorio, fine XIX/inizio XX secolo, è stata venduta per circa 150.000 euro, mentre una libreria “sospesa” del 1946 in legno, lamiera piegata e alluminio di Jean Prouvé (Parigi 1901-1984, Nancy) è stata venduta per circa 500.000 euro. La Galerie Flak (Parigi) ha trovato acquirenti per molte delle opere della sua mostra tematica di bambole “kachina” (cultura Hopi, Arizona) risalenti al periodo compreso tra il 1880 e il 1930, con prezzi che vanno da 5.000 a oltre 50.000 euro per ciascuna di queste sculture.

BRAFA 2024 Zebregs&Röell Fine Art And Antiques © Emmanuel Crooy

BRAFA 2024 Zebregs&Röell Fine Art And Antiques © Emmanuel Crooy

La Galerie de la Présidence (Parigi) ha venduto un’opera intitolata Les Toits Rouges, 1910-1912 circa, del fauvista Maurice de Vlaminck (Parigi 1876-1958 Rueil-la-Gadelière) per circa 200.000 euro. La QG Gallery (Knokke) ha venduto un’opera su carta di Pablo Picasso (Malaga 1881-1973 Mougins), intitolata Bacchanale, 1955, e un’opera monumentale di Gilbert & George del 1983, intitolata Belief, acquistate per circa 250.000 euro.

La galleria Samuel Vanhoegaerden (Knokke), che ha presentato una personale dell’icona della Pop Art Tom Wesselmann (Ohio 1931-2004 New York), ha venduto diverse opere tra cui Monica with Lichtenstein (Floral Wallpaper), 1988-1990, per 450.000 euro. La Willow Gallery di Londra ha venduto per 200.000 Euro “Le Parc de M. et Mme Utrillo au Vésinet“, olio su tela di Maurice Utrillo.

BRAFA 2024 Samuel Vanhoegaerden Gallery © Olivier Pirard

BRAFA torna a Bruxelles per la 70a edizione da domenica 26 Gennaio a domenica 2 Febbraio 2025

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