A Palazzo Baldeschi una mostra mette in dialogo le opere di due tra i più grandi artisti umbri attraverso il comune denominatore del nero, soluzione cromatica suggestiva e peculiare adottata da entrambi.
Pietro Vannucci detto il Perugino – Imago pietatis – Cimasa della Pala dei Decemviri – 1495 ca. – tempera su tavola – 58,5 x 62,7 cm – Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia – Crediti fotografici Galleria Nazionale dell’Umbria, Photo Credits Haltadefinizione®
Fondazione Perugia partecipa alle celebrazioni dedicate a Perugino con una nuova e originale mostra: NERO Perugino Burri. L’esposizione è curata dalla storica dell’arte Vittoria Garibaldi e dal Presidente di Fondazione Burri Bruno Corà. Trait d’union del percorso, composto da circa venti opere, è l’uso del nero che ne hanno fatto i due maestri: un colore problematico, spesso evitato dagli artisti. Usato sapientemente dai protagonisti di questa esposizione, rappresenta una grande innovazione per l’epoca del Perugino ed uno dei tratti più ricorrenti nell’opera di Burri.
L’idea della mostra è nata dall’opera del Perugino la Madonna con il Bambino e due cherubini, una pregiata tavola dal sapore intimo e familiare conservata proprio nella collezione permanente di Fondazione Perugia. Il capolavoro ritrae la Vergine con il bambino che si stagliano su uno sfondo completamente nero, permettendo agli incarnati e ai colori delle vesti di risaltare in un modo assolutamente innovativo per l’epoca. Sono questi gli anni più belli del percorso del maestro, quando, attivo a Firenze, conosce e assorbe la pittura fiamminga e la luce di Leonardo, ma è anche coinvolto dall’atmosfera di Venezia dove si reca più volte nel corso degli anni Novanta.
Da qui la volontà di indagare l’uso dello sfondo nero in alcune opere del Perugino, tutte di piccolo formato e datate a cavallo tra il XV e il XVI secolo, dove non c’è nessun paesaggio ideale o preso in prestito da una suggestione visiva, nessuna architettura prospettica, solo il profondo nero su cui si stagliano i protagonisti della scena, come mai si era visto prima. Questa ricerca ha permesso di ottenere importanti prestiti, come lo splendido Ritratto di Francesco delle Opere, e il Ritratto di giovinetto, e ancora la Madonna con Bambino tra San Giovanni e Santa Caterina.
In dialogo con le tavole di Perugino ci sono una decina di opere di Alberto Burri, in cui si può ritrovare il medesimo interesse per il nero inteso sempre non come mancanza di colore, ma come buio che permette alla luce di emergere.
Scheda
Titolo: NERO Perugino Burri
Dove: Perugia, Palazzo Baldeschi in Corso Vannucci
Quando: fino al 2 ottobre 2023
Apertura: da lun. a ven. 15-19.30, sab. e dom. 10.30-19.30
Ingresso: Intero 7 euro, Ridotto 4 euro
Info: tel. 0755734760 – www.fondazioneperugia.it