Accademia Carrara presenta Napoli a Bergamo, mostra che racconterà lo straordinario legame tra Bergamo e la pittura napoletana del Seicento
Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello, “San Giovanni Battista fanciullo”, 1622 ca.
La mostra Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ’600 nella collezione De Vito e in città prende le mosse da un tema insolito per la città lombarda, vale a dire il rapporto con la pittura napoletana del Seicento, mediato da Venezia tramite mercanti intraprendenti che commerciavano col Viceregno.
È per tali vie che arriva a Bergamo nel 1682 il grande Passaggio del Mar Rosso di Luca Giordano, a ornare la parete di fondo della basilica cittadina di Santa Maria Maggiore. Giordano non completa, come richiesto, la decorazione della navata centrale: lo farà al suo posto l’allievo Nicola Malinconico (1663-1727), giunto in città nel 1693, che nell’arco di quasi un anno realizza anche la pala principale per il Duomo e altre tele in alcune chiese dei dintorni.
Mattia Preti, “Deposizione di Cristo dalla Croce”, 1675 circa.
Maestro degli Annunci ai pastori, “Giovane che odora una rosa (Allegoria dell’Olfatto?)”, 1635-1640 circa Vaglia (Firenze), Fondazione De Vito
Per offrire al visitatore uno sguardo d’insieme sul Seicento partenopeo, Accademia Carrara ha stretto un partenariato con la Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito (Vaglia, Firenze), nata per disposizione testamentaria dello studioso e collezionista napoletano d’origine, ma milanese d’adozione. La Fondazione, presieduta da Giancarlo Lo Schiavo e diretta da Nadia Bastogi, è prestatrice di oltre venti dipinti della propria raccolta, che illustrano lo svolgimento della pittura a Napoli da Battistello Caracciolo (1578-1635) e Jusepe de Ribera (1591-1652) a Massimo Stanzione (1585 circa-1656) e Bernardo Cavallino (1616-1656), fino a Mattia Preti (1613-1699).
Luca Giordano, “Martirio di san Bartolomeo”, 1660-1665 Pedrengo (Bergamo), chiesa di Sant’Evasio Vescovo e Martire
Luca Giordano riveste il ruolo di cerniera tra la prima e la seconda parte dell’esposizione: in quest’ultima spiccano quattro tele (Pedrengo, chiesa di Sant’Evasio) testimonianza della fase riberesca del pittore e un inedito giovanile dai depositi dell’Accademia Carrara. Il percorso si conclude con una serie di dipinti di Nicola Malinconico poco noti o mai presentati al pubblico. La mostra è a cura di Elena Fumagalli con Nadia Bastogi. Il catalogo è edito da Skira
Luca Giordano, “Lapidazione di san Paolo”, 1660-1665 Pedrengo (Bergamo), chiesa di Sant’Evasio Vescovo e Martire
Scheda:
Titolo: Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ’600 nella collezione De Vito
Dove: Accademia Carrara, Piazza Giacomo Carrara, 82 24124 – Bergamo
Quando: dal 23 aprile al 1° settembre 2024
Orario: 23 aprile – 8 giugno 2024 Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 9.00 – 19.00, Martedì: 9.00 – 13.00, Sabato, domenica e festivi: 9.30 – 20.00 9 giugno – 1° settembre 2024 Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10.00 – 19.00
Martedì: 10.00 – 13.00 Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 20.00
Biglietti: Intero Open: 16 euro + prevendita, ridotto open: 14 euro + prevendita
Info: Tel: +39 035 234396 (da lunedì a venerdì) emai: info@lacarrara.it