Dopo il grande successo di pubblico, con 400mila visitatori dall’apertura a ottobre scorso, l’esposizione Van Gogh. Capolavori dal Kröller-Müller Museum ospitata al Museo Bonaparte che doveva chiudere il 26 marzo è stata prorogata di oltre un mese
Vincent Van Gogh Covone sotto un cielo nuvolosoAuvers-sur-Oise, luglio 1890 Olio su tela, 63,3×53,7 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherland
Sono più di 400mila le persone che hanno visitato la mostra di Van Gogh a Roma, ma le richieste continuano ad arrivare da tutto il mondo.
“La mostra dei record”, come viene definita, è sold out da molto tempo, ma vista la richiesta incessante del pubblico, viene eccezionalmente prorogata fino al 7 maggio. L’esposizione romana, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller Müller di Otterlo – che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh – e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.
Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.
Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino.
Vincent Van Gogh Natura morta con un piatto di cipolle Arles, inizio gennaio 1889 Olio su tela, 49,5×64,4 cm © Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands
Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh. Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e la convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica una fecondità ben maggiore rispetto al passato.
Il 30 marzo in occasione del 170esimo anniversario della nascita di Van Gogh, ci sarà una grande giornata di festa con apertura fino a mezzanotte, musica, drink dedicato al grande artista e palloncini per tutti i bambini.