Al Castello Visconteo Sforzesco 70 opere indimenticabili realizzate in un periodo di vivace transizione, dal Romanticismo alla Scapigliatura, che ha segnato la storia dell’arte milanese e lombarda. La mostra è stata prorogata al 10 aprile 2023
A sin.: Daniele Ranzoni – Giovinetta inglese, 1886 ca. olio su tela, 50 x 36,5 cm. Collezione privata, Courtesy Enrico Gallerie d’Arte, Milano. A destra: Gerolamo Induno – La fidanzata del garibaldino, 1871 olio su tela, 65 x 85 cm. Collezione privata, Enrico Gallerie d’Arte
La bella esposizione illustra, attraverso circa settanta capolavori eseguiti dai maggiori protagonisti della cultura figurativa ottocentesca attivi a Milano, i mutamenti susseguitesi nel capoluogo lombardo tra gli anni dieci e i primi anni ottanta dell’Ottocento. Decenni turbolenti nei quali Milano ha visto la caduta del Regno napoleonico d’Italia, la costituzione del Regno Lombardo Veneto e la seconda dominazione austriaca, le prime rivolte popolari e le guerre d’indipendenza che nel 1859 avrebbero portato alla liberazione.
A sin.: Giuseppe Canella – Veduta della corsia de’ Servi in Milano, 1833 olio su tela, 81,5 x 64 cm. Collezione privata, Milano. A destra: Angelo Inganni – Nevicata ai Navigli, 1852 olio su tela 73 x 90,4 cm – Collezione privata, Courtesy Quadreria dell’800, Milano
Le trasformazioni che già in epoca teresiana avevano iniziato a modificarne sensibilmente l’aspetto monumentale e urbanistico erano proseguite durante gli anni della Repubblica Cisalpina, del Regno d’Italia, della Restaurazione e del Risorgimento e avevano fatto di Milano una città moderna e bellissima, crocevia di genti, di culture, di arte. Una città elegante che avrebbe continuato a rinnovarsi anche nei decenni post-unitari, si pensi alla costruzione della Stazione Centrale, inaugurata nel 1864 dal Re d’Italia Vittorio Emanuele II, alla demolizione del Coperto dei Figini in Piazza Duomo (1864), alla costruzione della Galleria Vittorio Emanuele (1865) e all’ideazione della Piazza del Teatro, nel 1865 battezzata Piazza della Scala, all’abbattimento del Rebecchino (1875). Una città culturalmente assai vivace, frequentata da viaggiatori stranieri e abitata da un facoltoso ceto borghese, ma nel contempo anche un luogo in cui le differenze sociali cominciavano via via a farsi sempre più marcate e nella quale gran parte della popolazione viveva in povertà.
Il percorso espositivo è articolato in otto sezioni che seguono l’andamento delle sale del Castello Visconteo Sforzesco e ripercorre l’evoluzione della pittura lombarda dal Romanticismo alla Scapigliatura, fenomeno culturale nato a Milano negli anni sessanta dell’Ottocento che coinvolgeva poeti, letterati, musicisti, artisti, uniti da una profonda insofferenza nei confronti delle convenzioni della società e della cultura borghese.
Scheda tecnica
Titolo: Milano da Romantica a Scapigliata
Quando: prorogata al 10 aprile 2023
Dove: Castello Visconteo Sforzesco, P.za Martiri della Libertà, 3 – Novara
Apertura: Martedì – domenica 10,00 – 19,00
Ingresso: Intero € 12 – Ridotto € 10
Info: Tel. 882234 – 0412719035 – https://www.metsarte.it/ – info@metsarte.it