Un’esposizione inedita dedicata a uno degli artisti più originali e dimenticati della “Scuola parmense di sbalzo e cesello”. Con 170 opere, tra cui oggetti decorativi, piatti, calchi e utensili liturgici, la mostra esplora l’arte di Minari, noto per la sua maestria nell’uso del rame e per l’abilità nel creare opere di grande qualità decorativa ispirate alla natura e alla scultura rinascimentale. Inaugurazione 9 novembre presso il Museo Renato Brozzi di Traversetolo di Parma
Piatto con coppia di fagiani dorati in amore nel fondo – rame stampato e cesellato, diam. cm 35 – Museo Renato Brozzi (donazione Elvira Romanelli Bricoli, 2022), Traversetolo
Si terrà sabato 9 novembre, alle ore 10, l’inaugurazione della mostra “Mario Minari (1894-1962) da Traversetolo a Roma e ritorno” ospitata all’interno del Museo Renato Brozzi di Traversetolo (Parma).
La mostra affronta per la prima volta lo studio sistematico di Mario Minari (Vignale di Traversetolo, 1894 – Vairo di Palanzano, 1962), artista di indubbio valore ma ancora troppo poco conosciuto. Saranno 170 le opere dell’artista tra oggetti decorativi, piatti, calchi, utensili liturgici e sbalzi a soggetto sacro, oltre a una scelta di studi e disegni preparatori.
Si tratta di una esposizione inedita, promossa dal Comune di Traversetolo e ideata e organizzata da Anna Mavilla, curatrice onoraria del museo, che si propone di dar risalto e più precisi contorni a questa figura, evidenziandone la specificità del registro espressivo, frutto di un impegno forbito che si ricollega a un eletto e speciale artigianato, sia per quanto concerne le tecniche e l’abilità del loro impiego, sia per gli stessi repertori e modi stilistici.
Piatto con coppia di aironi nel fondo, [1961] – argento sbalzato e cesellato, diam. cm 25 – Collezione privata, Bannone di Traversetolo
Forte di questa sua prodigiosa maestria, Minari non pensò mai a inserirsi in correnti programmatiche: non si dava pensiero dell’attualità, ma traduceva l’interesse per la natura, per i singoli animali e per i bassorilievi dei grandi maestri del Quattrocento toscano in immagini mimetiche di sorprendente qualità decorativa, di cui i visitatori potranno assaporare tutta l’intensa seduzione.
Piatto con grappoli d’uva, pampini, ragnatela e ragno nel fondo – rame stampato e cesellato, diam. cm 26 Collezione privata, Langhirano
Mario Minari è a tutt’oggi un artista rimosso e dimenticato, colpito da una tanto sorprendente quanto incredibile damnatio memoriae, che ne ha cancellato persino il nome dagli orizzonti della critica. Apparteneva a quella “Scuola parmense di sbalzo e cesello” la cui origine va ricondotta all’ambiente traversetolese e particolarmente alla Fonderia di Giuseppe Baldi, una sorta di scuola-bottega in cui si intrecciarono le vicende artistiche e le storie personali di tanti giovani agli albori della loro carriera, tutti nati nel paese o in località limitrofe. Non si conoscono suoi lavori nei musei, con l’eccezione di tre Piatti di proprietà del museo Brozzi; ugualmente molto rare sono state le opere esposte in pubbliche mostre.
Madonna con Bambino e cinque cherubini – rame sbalzato e cesellato, diam. cm 50; con cornice originale cm 62,5 – Collezione privata, Bannone di Traversetolo
Esposizioni sempre di ambito locale, non essendoci traccia della sua presenza nelle principali rassegne italiane d’arte a lui contemporanee, né è mai stata prodotta una monografia specifica su di lui. Ci si prova oggi a 60 anni (62 per l’esattezza) dalla morte e a 130 dalla nascita.
Calamaio (a sin. chiuso/a destra aperto) con galli affrontati nel coperchio e tacchini nella base – rame sbalzato e cesellato, h cm 11,5; base a sezione ottagonale, cm 22×32,5 Collezione privata, Langhirano
La mostra che gli dedica il museo Brozzi è divisa in due sezioni, distribuite fra il piano terreno e il piano secondo. In esse l’opera di Minari è rappresentata in un allestimento tematico di pezzi in gran parte inediti, seguendo i diversi filoni che scandiscono la produzione di questo artista: – oggetti decorativi a soggetto zoomorfo o floreale e piatti in rame stampato e cesellato a motivi animalier, corredati dai rispettivi stampi in bronzo con orecchie filettate per il fissaggio della lastra; – disegni preparatori alle creazioni a sbalzo; – utensili liturgici; – calchi in rame stampato e sbalzi cesellati ispirati a celebri rilievi di soggetto sacro, opera dei maggiori artisti del Rinascimento toscano.
Ritratto di Giuseppe Micheli inscritto entro clipeo – gesso, diam. cm 41,5x prof. cm 17 – Collezione privata, Parma
SCHEDA
Titolo: “Mario Minari (1894-1962) da Traversetolo a Roma e ritorno”
Dove: Museo Renato Brozzi, P.za Fanfulla, 5/A, 43029 Traversetolo PR
Quando: dal 9 novembre 2024 al 30 marzo 2025
Orari: sab. 10-12,30 e 15,30-18, dom. 10-12,30 – da mart. a ven. 10-12,30 e 15,30-18 rivolgendosi alla biblioteca comunale
Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro (per gruppi di 10 persone)
Info: 0521 344586, biblioteca@comune.traversetolo.pr.it