Prendendo spunto da una delle pettinature più spettacolari e famose, quella dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, una mostra alle Gallerie d’Italia ricostruisce il mondo affascinante e complesso delle capigliature del ‘4 e ‘500. Fino al 7 aprile 2024
Andrea di Michele, detto il Verrocchio (Firenze, 1436 – Venezia, 1488). Un’eroina antica (Olimpiade?), 1461-1464 circa Marmo, bassorilievo, 48 x 31,50 x 8,50 cm – Milano, Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco, inv. 1092. Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco – ©Comune di Milano/Ranzani
La mostra affronta per la prima volta con taglio monografico un aspetto fondamentale dell’arte, della cultura, della società e degli studi antiquari del Rinascimento: le acconciature femminili.
Attraverso una selezione circa 70 opere, tra cui busti – da quelli imperiali a quelli rinascimentali – dipinti, sculture, monete antiche, medaglie moderne, disegni, volumi a stampa, l’esposizione ricostruisce il mondo affascinante e complesso delle capigliature del Quattro e Cinquecento, le possibilità artistiche che hanno offerto e la loro importanza nella società e nella moda italiana.
Il titolo richiama una delle acconciature più spettacolari e famose, quella dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, divenuta simbolo di concordia e amore coniugale. Il suo busto, presente nelle più celebri raccolte antiquarie rinascimentali, divenne un celebrato modello artistico e numerose copie e rielaborazioni diedero grande visibilità all’eccentrica capigliatura che finì per essere adottata da moltissime donne, specialmente in Veneto. Il percorso si snoda attraverso otto sale.
Faustina, Photo by Fernando Guerrini Museo Archeologico Nazionale Firenze
Alessandro Varotari, detto il Padovanino (Padova, 1588 – Venezia, 1649) La chioma di Berenice, ante 1649, Olio su tela, 150,5 x 117 cm. Collezione Gallo Fine Art
Dopo un prologo dedicato al tema della “chioma di Berenice”, la prima sala racconta la riscoperta del ritratto di Faustina Maggiore e della sua particolarissima acconciatura. La seconda sala ripercorre in sintesi la storia del ritratto femminile nell’arte greca e romana, mostrando la grande varietà delle acconciature scelte dalle donne antiche. La terza sala mostra la liberazione dei capelli delle donne, raggiunta nel Quattrocento anche grazie al prestigio dei modelli classici. La quarta sala propone un doveroso e inevitabile confronto con le acconciature maschili, che non meno di quelle femminili, furono il prodotto del recupero di modelli classici combinati con sensibilità più moderne
Desiderio da Settignano (cerchia di) (Settignano, 1428-1431 circa – Firenze, 1464) Busto di giovane donna, 1455 circa Marmo, alt. 47 cm. Firenze, Museo Nazionale del Bargello, inv. Sculture 62© Claudio Giusti
La quinta sala ripercorre l’interesse palesato da Michelangelo per la raffigurazione dei capelli femminili. La sesta sala considera le pettinature come testimonianza della nuova visibilità della donna in società e della loro capacità di esprimere codici di costume adeguati a contesti assai diversi, dalle corti ai bordelli. La settima sala sarà invece dedicata all’attenzione mostrata dal cinema per le acconciature femminili, antiche e moderne. L’ottava e ultima sala documenta come l’acconciatura di Faustina – filo rosso della mostra – abbia continuato a esercitare grande fascino anche nell’età neoclassica e, in particolare, nella ritrattistica di Antonio Canova. Ad accompagnare la visita, un percorso sensoriale in mostra tra due identità olfattive, create su ricette di antichi testi
Giovanni Bellini (Venezia, 1430 circa-1516) Sacra Conversazione Renier (Madonna con il Bambino tra le sante Caterina d’Alessandria e Maddalena) 1488 circa, Olio su tavola, 58 x 107 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia©G.A.VE – Archivio fotografico – “su concessione del Ministero della Cultura”
Scheda
Titolo: Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento
Dove: Gallerie d’Italia, Museo di Intesa Sanpaolo, Contra’ S. Corona, 25 – Vicenza
Quando: fino al 7 aprile 2024
Orari: mart.dom. 10-18. Lunedì chiuso
Ingresso euro 5, rid. euro 3
Info: Info: tel. 800 167 619 – vicenza@gallerieditalia.com – https://www.gallerieditalia.com