di Domizia Dalia – pubblicato su COLLEZIONARE marzo/aprile 2015
Dalle fave di cacao risalenti all’epoca dei Maya, fino al suo avvento in Europa e autilizzo come prodotto dolciario dalle infinite declinazioni: dolce viaggio alla scoperta del cioccolato e degli stampi pasquali
E’ stato Cristoforo Colombo a scoprire l’America nel 1492 e, ancora lui, a importare nel Vecchio Continente le preziosissime fave di Cacao. Da allora la polvere ricavata da questo frutto dal sapore amaro ha affascinato i nobili di tutta Europa, dai sovrani spagnoli, che non perdevano occasione per sorseggiarne una tazza a Maria Antonietta che amava viaggiare con il suo cioccolataio personale. Per non parlare di artisti, scrittori e poeti che nei secoli hanno citato nelle proprie opere il cacao e i suoi effetti benefici. Pochi – però – sanno che l’origine del cioccolato moderno, così come lo intendiamo, non è così antica come la scoperta dell’albero del cacao. Solamente alla fine del 1700 può, infatti, essere fatto risalire il primo cioccolatino realizzato mescolando la pasta di cacao con il burro di cacao e con altri ingredienti naturali. Da quel momento, la fantasia dei cioccolatai non ebbe più limiti tanto che parallelamente al commercio di questo prodotto è stato anche creato un mercato di stampi per cioccolato: dalle lamiere più semplici per la realizzazione di cioccolatini e tavolette a quelli tridimensionali. Oggi sono molti i collezionisti che apprezzano questi stampi finemente lavorati e li ricercano in giro per il mondo. Wendy Kolar Mullen, californiana, li raccoglie da oltre venticinque anni e ne studia i segreti.
Wendy, come mai ha incominciato a interessarsi a questi antichi stampi per cioccolato?
Il mio è stato un amore a prima vista. Molti anni fa in uno dei negozi dove acquistavo le attrezzature necessarie per decorare i dolci ho notato una serie di stampi antichi di latta e da quel preciso istante ho cominciato a collezionarli!
Da quel primo incontro sono passati diversi anni nei quali oltre a ricercarli ha fatto diverse ricerche sull’argomento diventando una vera esperta…
La mia è una passione assoluta e mi ha anche portato a scrivere dei libri sul tema. Possiedo più di cinquanta esemplari di pregio di varie forme e genere. Si uniscono – inoltre – alla mia collezione alcuni cataloghi, ovviamente antichi, dei maggiori produttori.
La storia di questi stampi è legata a doppio filo con l’avvento della cioccolata così come la intendiamo noi oggi?
Certamente, prima del 1800 bisogna parlare di cacao che ha origini antichissime risalenti alle civiltà dei Maya e degli Aztechi. Tra l’altro dalla sua scoperta fino agli inizi del XIX secolo il cacao veniva consumato solo sotto forma di bevanda calda o fredda e, in alcuni casi, con l’aggiunta di spezie.
Si può attribuire una paternità ai primissimi stampi per cioccolato?
I primi pezzi sono stati prodotti in Francia dall’azienda Léatang Fils nel 1832. Un’impresa parigina che ai tempi produceva già stampi per gelato. Dopo qualche anno anche in Germania sono comparse: nel 1866 la Hermann Walter Company e, qualche anno dopo, nel 1970 la Anton Reiche Company, con sede a Dresda. Esistevano anche numerose aziende americane che realizzarono stampi tra il 1800 e il 1900, tra tutti posso citare la Eppelsheimer Company, Jaburg e The American Chocolate Mould Company.
La Anton Reiche Company è stata forse l’azienda più prolifica con all’attivo più di 50mila disegni di stampi per ogni occasione. Tra i temi favoriti oltre al Natale quello della Pasqua…
La Pasqua e il cioccolato sono sempre andati a braccetto! I soggetti erano i classici: galli, galline, uova e i conigli in ambientazioni fantasy. Sono proprio gli stampi di questi graziosi “Bunnies” in piedi a essere tra le forme più ricercate dai collezionisti, almeno qui negli Stati Uniti.
Un buon collezionista di antichi stampi per cioccolato oltre alla scelta del soggetto a cosa deve prestare attenzione?
Sicuramente alle condizioni del pezzo: non devono esserci ammaccature o trace di ruggine. Inoltre le due parti che compongono lo stampo devono corrispondere – ricordiamoci che in molti casi si trattava di stampi tridimensionali, composti da due metà, per ottenere sculture di cioccolato a tutto tondo –. Raccomando, poi, di acquistare le forme prodotte prima della Seconda Guerra Mondiale.
Per quale motivo?
Vanno preferiti non solamente per il loro valore, ma soprattutto perché sono delle vere e proprie opere d’arte. Si tratta, infatti, di stampi cesellati e rifiniti nei minimi dettagli, molto più apprezzati di quelli prodotti, per esempio, in Olanda dopo il 1940, meno costosi, ma anche meno lavorati.
I differenti periodi di produzione sono riconoscibili immediatamente a un occhio esperto, ma i collezionisti meno allenati come possono riconoscere l’epoca, l’azienda produttrice, il disegnatore…
Una grossa parte di stampi per cioccolato presenta dei marchi in grado di dare indizi fondamentali. Può per esempio riportare o il nome del produttore o il numero del modello, oppure entrambe le cose. Gli stampi marchiati “Made in German” sono solitamente più antichi di quelli marchiati “Vormenfabriek” oppure “Made in Holland”.
Nel corso degli anni sono cambiati anche i materiali, anche questo può essere una traccia importante per la loro datazione?
Non è sempre determinante poiché ogni produttore sceglieva il materiale più idoneo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, però, per la difficoltà di reperire ferro, sono stati realizzati in rame.
E nella sua raccolta il pezzo più antico a quando risale?
Lo stampo più datato in mio possesso è stato creato dall’azienda francese Létang nel 1880 circa.
Dove si possono acquistare questi vecchi stampi e che quotazioni possono raggiungere?
Si trovano nei mercati, nei classici negozi di antiquariato, ma anche online. Si parte dai dieci dollari, ma possono arrivare a 20mila dollari, se si stratta di stampi molto antichi, ben conservati e realizzati da qualche importante produttore.
Sul mercato si possono trovare anche dei falsi?
Sì. Oggi ci sono molte aziende che producono stampi simili a quelli di una volta. Per riconoscere gli originali bisogna osservare bene la qualità dell’incisione e ricercare i marchi!