di Domizia Dalia – Pubblicato su COLLEZIONARE Settembre/Dicembre 2022
Entrata nel Guinness dei primati nel 2016, la raccolta del collezionista inglese conta oltre 3500 set immacolati di uno dei più celebri giochi da tavolo.Il pezzo più costoso mai prodotto? Quello del Sultano del Brunei: vale un milione di sterline ed è realizzato in oro con diversi gioielli preziosi e rari
Quando si parla di Monopoly è difficile non pensare ai suoi record essendo il gioco da tavolo più conosciuto e con oltre un miliardo di giocatori stimati nel mondo. Non è quindi un caso se da quasi novant’anni appassionati di ogni età si sfidano a colpi di Imprevisti e Probabilità. Chi non ha mai lanciato sul celebre tabellone verde i dadi incrociando le dita per non finire sulle temute caselle di via dei Giardini e parco della Vittoria? Tra i numerosi record però, vince con quello di “collezionista con più edizioni del gioco” l’inglese Neil Scallan con all’attivo tremilacinquecento set immacolati, provenienti da ogni parte del globo. Quella di Neil è la storia di un collezionista che detiene il Guinness dei Primati dal 2016, titolo che continua a mantenere grazie ai successivi aggiornamenti. La sua sana ossessione per il gioco del Monopoly lo porta a monitorare quotidianamente i siti di tutto il mondo per non lasciarsi sfuggire le edizioni particolari e ovviamente più rare. Passando dal Via incominciamo ripercorrendo la storia controversa di questo gioco da tavolo per poi entrare nel vivo della collezione da Guinness del signor Scallan.
Neil diverse sono le attribuzioni dell’invenzione del Monopoly, ma tutte girano intorno a due nomi…
La prima versione del gioco è stata ideata da Elizabeth Magie e si chiamava The Landlord’s Game. Questa è poi stata rielaborata da Charles Darrow e brevettata come Monopoly il 31 dicembre del 1935.
È stata la casa editrice Parker Brothers, infatti, ad acquisirne i diritti e a produrre il gioco nella versione di Darrow. Anche se osservando le documentazioni si comprende come il Monopoly sia una chiara rielaborazione del gioco di Magie, già noto agli inizi del Novecento. Controversie a parte è certamente il gioco coperto da copyright con più record…
Si tratta di un gioco da tavola venduto in centotre Paesi e stampato in quasi tutte le lingue. Si pensa che ce ne siano oltre 12mila versioni nel mondo.
Esistono tuttavia dei Paesi in cui il Monopoly è bandito. Penso a Cuba dove questo gioco è considerato troppo vicino alle idee capitalistiche. Analoga censura in URSS, cessata solamente con la caduta dell’Unione Sovietica…
Esattamente Cuba non possiede set di Monopoly ufficiali. In Russia invece il gioco veniva prodotti da Hasbro e da Winning Moves, ma a causa della guerra in Ucraina queste case editrici si sono ritirate dal Paese. Ne deriva che presto anche in Russia non ci saranno più set di Monopoly ufficiali. In generale la maggior parte dei Pesi ha le sue edizioni, ma bisogna stare attenti perché non mancano i falsi.
Neil, lei quando ha incominciato a raccogliere Monopoly e come mai?
Ho iniziato casualmente a collezionare Monopoly più di vent’anni fa quando, durante una delle mie vacanze trovai un’edizione del gioco da tavola sui luoghi che avevo visitato. Solitamente ero abituato ad acquistare qualche souvenir come calamite e cartoline. Così in quell’occasione comprai il Monopoly, non immaginando certo che sarebbe diventato il primo pezzo della mia collezione.
Quanti pezzi possiede?
Ho superato i tremilacinquecento esemplari differenti. Quando acquisto un nuovo set lo fotografo immediatamente, lo numero e lo inserisco subito in collezione mostrandolo immediatamente anche sui miei canali social, Facebook e Instagram. L’ultimo conteggio effettuato per il Guinness dei Primati risale a tre anni fa e allora la collezione contava duemiladuecentoquarantanove edizioni. Possiedo poi diversi duplicati, circa settecento, più altri settecentosessantatre che ho prestato al museo belga di Monopoly. Perciò se contiamo anche i doppioni sfioro i 5mila set da gioco.
Quando è entrato nel Guinness dei Primati?
La mia collezione è stata conteggiata tre volte e in ogni occasione ho ricevuto un attestato. La prima volta il numero è stato verificato durante un programma televisivo sulla BBC il 27 luglio 2016, allora i pezzi erano solo milleseicentosettantasette. Poi ho incrementato rapidamente la raccolta arrivando, nei due anni successivi, a millenocentonovantanove esemplari. L’ultimo conteggio ufficiale risale al 2019 e allora i Monopoly erano duemiladuecentoquarantanove.
Come mai secondo lei, questo gioco ha riscosso un successo planetario?
I motivi del suo successo sono svariati; è un dato di fatto che siamo tutti cresciuti giocando a Monopoly e penso che quasi tutte le famiglie ne abbiano uno in casa. Nei suoi quasi novant’anni sono state create svariate edizioni a tema e dai prezzi più disparati. Pensiamo al pezzo più costoso mai prodotto, quello di proprietà del Sultano del Brunei, vale un milione di sterline ed è realizzato in oro con diversi gioielli preziosi e rari.
Nella sua collezione ci sono Monopoly provenienti da tutto il mondo. Come li trova?
Monitoro costantemente Amazon ed eBay. Le mie edizioni italiane, per esempio, cerco di acquistarle prima tramite Amazon Italia anche se non molti spediscono nel Regno Unito. I set prodotti da Hasbro, hanno dei prezzi che variano dai quaranta ai settanta euro più spese di spedizione.
Esistono edizioni limitate e a tema, quando sono nate e come mai sono state immesse sul mercato?
Sono numerosissime le edizioni a tema, molte delle quali stampate a tiratura limitata. Per avere un’idea basta andare su eBay.com (la versione USA) inserire nel motore di ricerca Monopoly ed impostare dal più costoso, vedrete come in un attimo vi appariranno più di 10mila inserzioni. Monopoly di ogni genere e prezzo. Il set più importante e costoso della mia raccolta è quello Aspinals of London, il suo valore è di 1495 sterline, anche se io l’ho pagato solo – si fa per dire – quattrocento sterline. Molti collezionisti come me sono in attesa di una nuova edizione del Monopoly Ferrari, la prima risale a più di vent’anni fa venduta a Monza, oggi rara e costosa.
Qual è il suo pezzo più antico?
Devo precisare che fino a pochi anni fa collezionavo solamente giochi nuovi e sigillati. Ho iniziato solamente da poco tempo a cercare quelli più datati e usati. Il più antico risale agli anni Cinquanta, ma il suo valore non è altissimo a causa delle sue condizioni. Invidio l’edizione posseduta da un mio amico italiano, un pezzo rarissimo perché risale alla seconda Guerra Mondiale al tempo di Mussolini ed in più le sue condizioni sono eccellenti.
Un pezzo davvero significativo per i collezionisti dato che si tratta della prima edizione italiana del gioco, risalente al 1936. Un’edizione famosa anche perché alcune caselle subirono decisamente l’influenza del periodo fascista pensiamo alle caselle dedicate come Largo Littorio, via del Fascio e Corso Impero. Lo stesso nome del gioco da Monopoly, seguendo lo zeitgeist mussoliniano, era diventato Monòpoli – con accento sulla seconda o -. Il valore di questa edizione è di diverse migliaia di euro. Tornando alla sua collezione che valore può avere?
La mia collezione vale 150mila sterline non considerando i doppioni.
Come altri giocattoli immagino che il valore di un singolo gioco sia dato anche dall’integrità della confezione…
Come per tutte le collezioni l’integrità dei singoli set è fondamentale, perciò il consiglio è di mantenere il gioco sigillato, per non rischiare di perdere i suoi pezzi.
Quale la scatola più rara della collezione?
Sicuramente la milionesima edizione di Winning Moves Uk, ne sono state realizzate solo cento copie e la mia è firmata da tutti coloro che hanno attestato la prima volta il mio Guinness dei Primati.
Esistono molti collezionisti del Monopoly?
Nel mondo sono tantissimi. L’aspetto prezioso di questo hobby è che mi ha permesso di stringere nuove amicizie in ogni continente. Consiglio a tutti gli amanti del genere di consultare il sito worldofmonopoly.com, molto completo e ricco di informazioni sulle diverse edizioni.
Esiste una confezione che desidera e che ancora non è riuscito ad acquisire?
In Italia, per esempio, ci sono moltissimi set bellissimi e che desidererei ottenere, ma purtroppo molti non vengono spediti in Uk. Capita anche che alcune edizioni si esauriscano prima che io le riesca a scovare. Detto questo non mi fermo nella ricerca, anche se non so se riuscirò a far conteggiare nuovamente i miei pezzi dal Guinness, già l’ultima volta è stata un’operazione lunga e complessa, vedremo e …stay tuned!