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IMAGO IUSTITIAE Capolavori attraverso i secoli

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VENEZIA, DAL 10 GIUGNO AL 3 SETTEMBRE

IMAGO IUSTITIAE Capolavori attraverso i secoli

Il Museo Correr di Venezia ospiterà fino a settembre Imago Iustitiae, Capolavori attraverso i secoli, una mostra che attraversa il tempo alla ricerca della formazione del primitivo concetto di Giustizia e mostra i mutamenti dell’immagine nei secoli, magistralmente resi da grandi artisti di tutti i tempi.

Giovan Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591-Bologna, 1666) e bottega Allegorie della Giustizia e della Pace Prima metà del XVII sec. Olio su tela, 216 x 163 cm. Padova, Museo d’Arte Medievale e Moderna (Musei Civici agli Eremitani)

Sarà aperta fino al prossimo 3 settembre la mostra Imago Iustitiae, Capolavori attraverso i secoli a Venezia. Il percorso inizia dalla magnifica sala della Biblioteca Pisani del Museo Correr, le cui pareti sono interamente rivestite da librerie in radica di olmo e ospitano pregiate edizioni storiche.
Abbiamo voluto accogliere il visitatore in questo spazio di antico sapere e dedicare una serie di scaffali all’esposizione di volumi e incisioni, miniature e disegni che illustravano la giustizia. Tutti rispondono alla scelta comune di corredare con “le Figure” il libro simbolo della conoscenza della legge e della scienza giuridica. La Giustizia, aspetto del sapere per eccellenza, molto spesso reca tra le mani il volume dove l’immagine è contenuta.
Si tratta dell’ “Offerta del libro” uno schema fissato prima della stampa che, a nome dell’autore, Giustizia consegna al dedicatario, garante di equità e buon governo o esecutore e promotore del diritto.

Cesare Maccari – “La pubblicazione della legge delle Dodici Tavole”, Senato Consulto. Bozzetto preparatorio per l’aula della Corte di Cassazione
Fra 8 aprile del 1900 e 1 agosto del 1903 Olio su tela, 75 x 75 cm Roma, Palazzo di Giustizia Roma, Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia, Ministero della Giustizia, presso la Suprema Corte di Cassazione di Roma

Attraverso sei sezioni, corrispondenti allo svilupparsi della Figura allegorica, dagli albori delle civiltà fino all’età moderna, sono esposti reperti archeologici, monete e medaglie (sezioni I-II). Una serie di “racconti e interpretazioni” realizzate dagli artisti più importanti dal Medioevo al ‘900 illumina la sua iconografia. Opere su carta, legno, tela e tavola sulle quali troneggia come semidea, come Virtù e come Personificazione e Allegoria della stessa città di Venezia (sezioni II-III).

I suoi attributi e le sue compagne ce la rendono inevitabilmente riconoscibile (sezione III). I luoghi tempio e casa di Giustizia, i Palazzi dell’età moderna costruiti per praticarla e amministrarla, ebbero apparati decorativi di grandi artisti che la celebrano traendo schemi e contenuti dai loro predecessori (sezione IV). Le azioni e le idee di intellettuali, giuristi e letterati che si sono sempre adoperati per eliminare la pena di morte è riassunta nella figura di Cesare Beccaria, che si fece promotore dell’abolizione della pena di morte (SezioneV). Il percorso si chiude con una serie di scene che mostrano atti e protagonisti di Giustizia (sezione VI), protagonisti immortalati come eroi e santi e, infine, episodi di pratica della legge, grandi quadri che imprimono nella mente proprio il leitmotiv della mostra. Sono presenti tra le altre, Opere di Guercino, Andrea Del Sarto, Martini, Nani, Reni, Sansovino, Vasari, Maccari e un bulino di Raffaello.

Statua di Ercole fanciullo
II-III secolo d.C., Marmo bianco, h. 53 cm; largh. 36 cm. Recupero della Guardia di Finanza del 1996,
Guidonia Montecelio, Museo Civico Archeologico Rodolfo Lanciani

Non c’è Giustizia senza umanità e quell’ordine, quel tentativo costante di sublimare la parte migliore, contro la colpa e il peccato è davvero il messaggio che arriva da una donna bellissima e coronata, con la Bilancia e spada, che tutto vede anche se a volte è bendata e che, seduta in trono ci ricorda i principi fondanti del vivere civile.

Sono presenti anche tre opere di artisti contemporanei – Ai Weiwei, Kendell Geers, Koen Vanmechelen – concesse dalla Fondazione Berengo, che creano particolari suggestioni dimostrando come il vetro, ancora una volta, sia duttile interprete concettuale.

Scheda

Titolo: Imago Iustitiae, Capolavori attraverso i secoli

Dove: Museo Correr, San Marco, 52

Quando: dal 10 giugno al 3 settembre

Info: tel. 041/2405211, correr@fmcvenezia.it – www.correr.visitmuve.it

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