L’intervento si inserisce nell’ambito del progetto “Grand Tour degli Affreschi” promosso da Hermès Italia
Il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia ed Hermès Italia presentano il restauro di quattro affreschi conservati a Palazzo Venezia realizzato nell’ambito del progetto “Grand Tour degli Affreschi”, promosso dalla stessa Hermès Italia, e che vede coinvolte varie città sul territorio nazionale. Un intervento significativo volto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico dell’Istituto. Inaugurato a Padova nel 2021, il grand tour è approdato a Napoli nel 2022, a Roma nel 2023 per arrivare a luglio 2024 a Bologna e tornare a Roma nell’autunno di quest’anno con la sua quinta tappa.
La collaborazione fra il VIVE ed Hermès nasce da una visione comune del ruolo dell’arte e della cultura. Il VIVE, fin dalla sua costituzione, ed in linea con la funzione sociale del museo, rivolge una parte cospicua del suo impegno nei confronti della conservazione e dell’accessibilità delle proprie collezioni.
Da sempre impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, Hermès Italia sceglie di sostenere l’arte dei mestieri e in particolare il restauro che, insieme all’affresco, è nei secoli un’eccellenza italiana.
Con la collaborazione di Fondaco Italia, società di comunicazione impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale, il restauro di Roma interessa quattro affreschi del XVI secolo conservati a Palazzo Venezia. Grazie a questo intervento è stata restituita la piena leggibilità delle opere e ciò consentirà di studiarle e rispondere alle domande su soggetto, provenienza ed autore. I lavori, affidati alle mani di esperti restauratori, diretti da Luca Pantone, Direttore Tecnico Restauratore di Pantone Restauri, sono iniziati ad aprile 2024 e termineranno nei prossimi giorni. Nel 2025 il Grand Tour proseguirà con altre due tappe, a Torino e a Firenze.
IL RESTAURO DEGLI AFFRESCHI A PALAZZO VENEZIA
Rimozione a secco delle tele di supporto inaridite
L’OPERA
I quattro affreschi rappresentano episodi mitologici. In due scene si può chiaramente leggere il sacrificio di un toro dinanzi a divinità pagane. Un’altra scena raffigura la cattura di un toro in un ambiente bucolico. Un’ultima scena raffigura lo sbarco di una nave in un porto fluviale con il corteo di militari accolti alla porta urbica dal re della città.
LO STATO DI CONSERVAZIONE
Gli affreschi, strappati dalla loro collocazione originale, si trovavano in pessimo stato conservativo. Le cause sono rintracciarsi nella sottigliezza di alcune porzioni dei dipinti, nel supporto troppo elastico sul quale erano state collocate le opere dopo lo “strappo” dalla sede originaria e forse anche alcune errate movimentazioni, come dimostrano
le cadute di colore, i graffi e le piccole mancanze in prossimità dei telai lignei.
L’INTERVENTO DI RESTAURO
L’intervento è iniziato con lo studio delle opere, l’individuazione delle tecniche pittoriche originarie e i mutamenti subiti, dettagliando i restauri pregressi. Sono stati compiuti rilievi fotografici e mappature per tradurne graficamente lo stato conservativo prima e dopo l’intervento. Prima della velinatura con garze di cotone, sono state stabilizzate tutte le parti decoese e rimosse quelle ricostruite in fasi successive e quindi si è proceduto alla rimozione delle opere dai telai lignei. Sono state preferite puliture meccaniche e la rimozione è stata eseguita mediante bisturi. Durante tali operazioni è stata eseguita la progettazione dei quattro nuovi supporti con pannelli alveolari in fibra di vetro ed all’interno una struttura a nido d’ape in alluminio.
Successivamente i dipinti sono stati messi in opera sui rispettivi pannelli mediante una malta idraulica adesiva.
La svelatura è stata eseguita gradualmente e si è proceduto poi alla rimozione delle vernici e delle ridipinture più antiche probabilmente riconducibili allo stacco. Si sono selezionati solventi e prodotti in base alla ecosostenibilità, atossicità e naturalmente in base al selettivo processo di rimozione di inquinanti.
A seguito della pulitura è stato eseguito un consolidamento.
Le successive operazioni hanno riguardato il reintegro materico e cromatico con stuccature specifiche ed adoperando dei colori neutri. Le lacune e fessurazioni più piccole e reintegrabili sono state eseguite a livello della superficie mediante l’uso di malte aeree di colore bianco per facilitare il successivo reintegro pittorico che, a seconda dei casi, risulta a tratteggio, mimetico o sotto tono.
Velinatura con garza di cotone e resina acrilica