A un secolo dalla sua origine, una mostra alla Fondazione Magnani Rocca racconta una delle avanguardie più determinanti e longeve del XX secolo e ne esplora l’impatto e l’evoluzione nel nostro Paese

Alberto Abate, Delfica, 1984, olio su tela
Cento anni fa, con il Manifeste du Surréalisme, pubblicato da André Breton il 15 ottobre 1924, nasceva il Surrealismo; da quel momento la percezione del mondo non sarà più la stessa.
È così che nella Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, fino al 15 dicembre 2024 viene celebrata, a un secolo dalla sua origine, una delle avanguardie più determinanti e longeve del XX secolo, presentandone anche il complesso rapporto con gli artisti e la scena culturale italiana dalla fine degli anni Venti alla fine degli anni Sessanta.

Enrico Baj, Generale, 1975, acrilici e collage su tavola

Alberto Savinio, Le navire perdu, 1928, olio su tela
La grande mostra “Il Surrealismo e l’Italia”, curata da Alice Ensabella, Alessandro Nigro, Stefano Roffi, attraverso oltre 150 opere di Salvador Dalí, René Magritte, Max Ernst, Joan Miró, Marcel Duchamp, Man Ray, Yves Tanguy, Giorgio de Chirico e il fratello Alberto Savinio, Enrico Baj, Fabrizio Clerici, Leonor Fini e altri protagonisti di questa corrente immaginifica, testimonia la vastità di mezzi e linguaggi del Surrealismo e ne esplora l’impatto e l’evoluzione nel nostro Paese, offrendo una prospettiva inedita e affascinante.
Il percorso espositivo si sviluppa in due grandi capitoli, suddivisi in sezioni tematiche.

Leonor Fini, Femme assise sur un homme nu, 1942, olio su tela © Leonor Fini, by SIAE 2024
Il primo intende presentare il Surrealismo internazionale e il suo arrivo in Italia; mediato in un primo momento dall’opera di de Chirico e Savinio di ritorno da Parigi negli anni Trenta, poi rappresentato attraverso le opere dei maestri del movimento storico, che evidenziano una profonda eterogeneità estetica e formale (arte astratta e figurativa), così come una moltitudine di media utilizzati. Qui vengono presentati importanti lavori di Magritte, Dalí, Man Ray, Ernst, Masson, Miró, Tanguy, Duchamp, Matta, Lam, oltre a de Chirico.

Max Ernst, Divinité, 1940, olio su tela incollata su cartone © Max Ernst, by SIAE 2024
Il secondo capitolo individua i protagonisti della scena surrealista italiana, già a partire dagli anni Trenta, al fine di esaminarne le tangenze col gruppo francese, ma anche di metterne in luce l’indipendenza e l’originalità. La Fondazione Magnani-Rocca invita così il pubblico a questa affascinante celebrazione che non è solo un tributo, ma una riflessione viva e attuale su come l’automatismo psichico continui a influenzare il nostro presente e, citando ancora una volta Breton, scoprire che “Il meraviglioso è sempre bello, anzi, solo il meraviglioso è bello.”

René Magritte, L’épreuve du sommeil, 1926, olio su tela © René Magritte, by SIAE 2024
Scheda Mostra
Titolo: Il Surrealismo in Italia
Dove: Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4 – Mamiano di Traversetolo (PR)
Quando: fino al 15 dicembre 2024
Orari: mart. ven. 10-18, sab., dom. e festivi 10-19. Aperto anche 1° novembre e 8 dicembre. Lunedì chiuso.
Ingresso: euro 15
Info: tel. 0521 848327 / 848148, info@magnanirocca.it – www.magnanirocca.it