Al Museo Revoltella oltre 80 opere narrano la potenza espressiva della luce nelle pennellate degli artisti che tentano di riprodurre la realtà così come appare a un colpo d’occhio. Fino al 10 aprile 2023
Vincenzo Cabianca – Acquaiole della Spezia, 1864 – Olio su tela, 60×127 cm – Collezione privata – Courtesy Butterfly Institute Fine Art, Galleria d’arte, Lugano
Col termine “Macchiaioli” si definisce il gruppo di artisti italiani più importante dell’Ottocento. Spiriti indipendenti e ribelli che abbandonano le scene storiche e mitologiche del neoclassicismo e del romanticismo per aprirsi a una pittura realista e immediata, senza disegni preparatori, dipingendo per l’appunto “a macchie” dense e colorate la vita quotidiana, con brevi pennellate che rendono molto più veritieri i soggetti. I contorni nei loro dipinti sono sfumati nel tentativo di riprodurre la realtà così come appare a un colpo d’occhio.
Attivi negli anni ’50 e ’60, i Macchiaioli – i cui principali esponenti sono Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e Silvestro Lega – si ritrovavano al Caffè Michelangelo di Firenze per discutere e confrontarsi sulla pittura “moderna”, e mostrano in pubblico le loro opere per la prima volta all’Esposizione Nazionale del 1861, ricevendo critiche sprezzanti (“macchiaioli” è il termine dispregiativo con cui vengono definiti nel 1862 dal giornale conservatore e cattolico “Nuova Europa”).
Come tutti gli artisti che segnano un cambiamento, non vengono compresi subito, ma nel Novecento vengono rivalutatati ed oggi sono considerati i precursori dell’Impressionismo, occupando un posto sempre più importante nella storia dell’arte europea.
I principali protagonisti del movimento furono, oltre i citati Signorini, Fattori e Lega, anche Giuseppe Abbati, Cristiano Banti, Odoardo Borrani, Vito d’Ancona, Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e vari altri.
Attraverso un corpus di oltre 80 opere altamente significative del movimento, la mostra I Macchiaioli, che si svolgerà nella splendida cornice del Museo Revoltella di Trieste dal 19 novembre 2022 al 16 aprile 2023, racconta l’intera esperienza artistica dei Macchiaioli, a partire dal 1855.
Al Museo Revoltella, si potranno ammirare opere quali Bambino a Riomaggiore (1894-95) e Solferino (1859) di Telemaco Signorini, Mamma con bambino (1866-67) di Silvestro Lega, Fanteria italiana e Tramonto in Maremma (1900-05) di Giovanni Fattori e Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis accanto a Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini.
Telemaco Signorini – Una via di Ravenna, 1876 – Olio su tela, 47×75 cm – Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli, Pistoia
Scheda tecnica
Titolo: I Macchiaioli
Quando: dal 19 novembre al 10 aprile 2023
Dove: Museo Revoltella, Via Armando Diaz, 27 – Trieste
Apertura: Dal lunedì alla domenica e festivi 9.00 -19.00 – Martedì chiuso. Aperture straordinarie: 8 dicembre 9-19 – 24 dicembre 9-14 – 25 dicembre CHIUSO – 26 dicembre 9-19 – 31 dicembre 9-14 – 1 gennaio CHIUSO – 6 gennaio 9-19 – 9 aprile 9-19 – 10 aprile 9-19
Ingresso: Intero € 16 – Ridotto € 14
Info: Tel. 040982781 – www.museorevoltella.it – revoltella@comune.trieste.it