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I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia

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MONZA DAL 18 FEBBRAIO AL 21 MAGGIO 2023

I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia

L’esposizione, che si terrà presso l’Orangerie della Villa Reale di Monza, analizzerà le vicende del movimento artistico che ha rivoluzionato la pittura italiana dell’Ottocento. Particolare attenzione verrà data alle tecniche dei padri dell’arte en plein air, attraverso l’esposizione di 90 opere

Cristiano Banti, Donne che lavorano nei campi, 1870 olio su tavola, Collezione Palazzo Foresti Carpi

Dal 18 febbraio al 21 maggio 2023, l’Orangerie della Villa Reale di Monza ospita la mostra I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia, che ripercorre le vicende di uno dei movimenti artistici più importanti della scena culturale italiana, sviluppatosi nella seconda metà dell’Ottocento, che con le sue ricerche pittoriche d’avanguardia ha per molti aspetti anticipato, con sorprendente modernità, gli esiti proposti successivamente dagli Impressionisti francesi.

 

Giovanni Fattori, Soldato a cavallo, 1860 1870, olio su tavola, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci Milano

L’esposizione, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, col contributo di BPER Banca, travel partner Trenord, analizza la rivoluzione macchiaiola all’interno di un contesto europeo, focalizzandosi sulle novità tecniche che i padri dell’arte en plein air hanno sviluppato relativamente al tema del paesaggio, della pittura di genere e di carattere storico.

La rassegna presenta 90 opere, provenienti da collezione private, ma anche da alcuni importanti istituzioni come il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Palazzo Foresti di Carpi, la Fondazione Cariparma di Parma, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, di autori quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, tutti protagonisti dell’evoluzione di questo movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana, partendo proprio dalla loro relazione con la scena europea, in particolare, con quella francese.

Raffaello Sernesi, Punta Righini- Castiglioncello, Olio su tavola, Collezione privata

“La mostra – afferma Simona Bartolena – proporrà un modo di narrare la vicenda poco consueto, molto vicino allo sguardo di coloro che di questa rivoluzione furono i protagonisti, che porterà il pubblico a immergersi in un momento storico e culturale molto vivace, da cui emergeranno i fermenti di rivolta di questi nuovi pittori, insieme alle loro forti personalità artistiche e umane.”

Il percorso espositivo si apre con la sezione che racconta lo sviluppo della pittura “del vero dal vero”, partendo dall’esperienza dei pittori della Scuola di Barbizon, quali Camille Corot, Charles-François Daubigny, Constant Troyon, Théodore Rousseau e prosegue con i lavori di artisti italiani, quali Giuseppe e Filippo Palizzi, o di Serafino De Tivoli il quale, grazie alle conoscenze acquisite durante un viaggio a Parigi, porterà ai colleghi del Caffè Michelangelo a Firenze novità e conferme importanti.

Serafino De Tivoli, La Senna a Bougival olio su tela Collezione privata Courtesy Enrico Gallerie dArte Milano

Il paesaggio, le scene di genere e la storia sono i tre principali ambiti entro cui si sviluppò la pittura di macchia. Nel primo caso, si troveranno dipinti, realizzati in anni diversi, che hanno come soggetto le campagne fiorentine, le coste di Castiglioncello e dintorni, le località tra Toscana e Liguria e che documentano la particolare relazione con la fotografia che si proponeva come una nuova tecnica con cui confrontarsi.

Il racconto del quotidiano – tra lavoratrici nei campi, mercati del bestiame e monaci a passeggio in un chiostro cittadino – è certamente uno degli argomenti più frequentati dalla pittura di macchia, con esiti sempre innovativi, come nel caso de Il bindolo di Silvestro Lega (Fondazione Cariparma) o Donne che lavorano nei campi di Cristiano Banti (Palazzo Foresti, Carpi).

I Macchiaioli hanno spesso ritratto soggetti storici, ma sempre con un atteggiamento profondamente diverso da quello dei loro contemporanei. Per raccontare come gli artisti hanno affrontato e interpretato il tema storico-letterario e quello di cronaca risorgimentale, si propongono capolavori come Scena romantica di Cristiano Banti, Dante nel Casentino di Vincenzo Cabianca, La lettera dal campo (Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano) e altre scene militari di Giovanni Fattori.

 

Silvestro Lega, Donna al Pozzo (il Bindolo), 1863ca, olio su tela impacchettata, Collezione d’arte Fondazione Cariparma, Donazione Renato Bruson

Già nel sesto decennio dell’Ottocento il gruppo macchiaiolo comincia a entrare in crisi. L’ultima sezione della mostra analizza la produzione più tarda dei principali protagonisti del movimento, prendendo in considerazione anche la loro eredità. Opere quali Il corsetto rosso di Silvestro Lega (Palazzo Foresti, Carpi), Strada di Combs La Ville e Pioggia a Settignano di Telemaco Signorini, e Campagna romana di Giovanni Fattori (Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano) testimoniano le strade intraprese dai tre grandi maestri. Accanto a essi si trovano anche alcuni capolavori di quegli artisti che, per primi, hanno raccolto il loro insegnamento e ne hanno seguito le tracce, quali Nicolò Cannicci, i fratelli Gioli e i Tommasi.

Giovanni Fattori, Bovi al carro, 1868, olio su cartone, Collezione Palazzo Foresti Carpi

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SCHEDA TECNICA

Titolo: I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia

Dove: Monza, Orangerie della Villa Reale (viale Brianza 1)

Quando: 18 febbraio – 21 maggio 2023

Apertura: Inaugurazione: venerdì 17 febbraio 2023, ore 16.30

Lunedì e martedì chiuso

Dal mercoledì al venerdì 10 – 13 / 14 – 19, sabato domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 20

Ingresso: Intero: 12€

Ridotto: 10€ (13-18 anni, over 65, gruppi precostituiti di adulti oltre le 15 persone)

Bambini (7-12 anni): 5€

Scuole (di ogni ordine e grado): 5€

Gratuito: visitatori disabili (a invalidità superiore al 74%) e 1 accompagnatore solo in caso di non autosufficienza, bambini fino ai 6 anni, accompagnatore scolaresche (2 per gruppo), accompagnatore gruppi adulti (1 per gruppo), possessori abbonamenti Musei Lombardia Milano

Info: www.vidicultural.com  macchiaiolimonza@gmail.com 

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