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Giorgio De Chirico: 1924

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Torino, dall'8 novembre al 2 marzo 2025

Giorgio De Chirico: 1924

Al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, dall’8 novembre al 2 marzo 2025, una mostra racconta il rapporto tra de Chirico e il gruppo dei Surrealisti, segnato da collaborazioni professionali e amicizia, fino alla rottura definitiva nel 1925

Giorgio de Chirico, Cavalli Antichi, 1927, Olio su tela, 32,5×45 cm, Collezione privata© Giorgio de Chirico by SIAE 2024

In occasione del centenario del Surrealismo (1924-2024), la Fondazione Accorsi-Ometto dedica una mostra a Giorgio de Chirico, ritenuto un precursore del Surrealismo dal fondatore del movimento, André Breton. La mostra prende in esame gli anni dal 1921 al 1928, con particolare attenzione al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese, per cui il pittore italiano assunse un ruolo fondamentale.

Giorgio de Chirico, Facitori di Trofei, 1925-1928, Olio su tela, 90×71 cm, Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano© Giorgio de Chirico by SIAE 2024

Giorgio de Chirico Autoritratto con la madre, 1922 (firmato 1921), Olio su tela, 65×55 cm, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF-Stiftung, inv. MART 2883, VAF 1266© Giorgio de Chirico by SIAE 2024

L’esposizione intende evidenziare l’importanza del ruolo di de Chirico nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo, e analizzare il suo complicato rapporto con André Breton, con il poeta francese Paul Éluard e sua moglie Gala (che poi sposò Salvador Dalì). Sono oltre 70 le opere in mostra tra cui una cinquantina di dipinti e opere su carta di Giorgio de Chirico, affiancate a una ventina di ritratti degli artisti, poeti e scrittori surrealisti, fotografati da Man Ray e Lee Miller.

Verrà inoltre esposto per la prima volta il carteggio de Chirico – Breton (1921-1925). Breton iniziò a corrispondere con l’artista alla fine del 1921, coinvolgendo poi il braccio destro del Surrealismo, Éluard, e sua moglie Gala. Breton e de Chirico si incontrarono per la prima volta soltanto verso la fine dell’ottobre del 1924 a Parigi.

Giorgio de Chirico, Thèbes, 1928, Olio su tela, 90,5×116,5 cm, Collezione privata courtesy Galerie Andrea Caratsch, St. Moritz© Giorgio de Chirico by SIAE 2024

Giorgio de Chirico, L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922, Olio su tela, 77×99 cm, Farsettiarte, Prato© Giorgio de Chirico by SIAE 2024

In quell’anno, si avviò un’intensa frequentazione, documentata dalla celebre foto di gruppo scattata da Man Ray pochi giorni dopo la pubblicazione del manifesto di Breton. Il rapporto tra de Chirico e il gruppo dei Surrealisti, segnato da una serie di collaborazioni professionali e di amicizia, si inasprì rapidamente nel corso del 1925, con una rottura definitiva nel 1926. Il culmine fu raggiunto con la dichiarazione pubblica di Breton secondo cui de Chirico era ‘morto’ artisticamente nel 1918. Per i Surrealisti, il suo improvviso cambiamento avvenuto dal 1919 a favore del Classicismo e dei grandi maestri, era inspiegabile e inferiore rispetto al geniale splendore della sua prima pittura metafisica degli anni Dieci, una critica parzialmente spiegata da un vero e proprio conflitto di interessi: i Surrealisti erano proprietari della maggior parte delle opere dechirichiane del primo periodo metafisico (1910-1918).

Man Ray, André Breton, 1929 circa, Stampa fotografica in bianco e nero solarizzata, 28,8×19,8 cm, Collezione privata, courtesy Giò Marconi, Milano© Man Ray by SIAE 2024

In realtà la sofisticazione intellettuale, l’eccellenza tecnica e l’innovazione creativa delle opere di de Chirico realizzate durante tale periodo (1921-1928), dimostrano l’esatto contrario da quanto articolato da Breton.

In tale ottica, il visitatore troverà in mostra una ricca selezione di opere compiute durante la permanenza del pittore in Italia tra Roma e Firenze (databili 1921- 1925), seguita dal suo secondo soggiorno parigino (databile fine 1925 – 1928).

 

 

Scheda mostra

Titolo: Giorgio De Chirico: 192

Dove: Museo di Arti Decorative Accorsi – Ometto, Via Po 55 – Torino

Quando: dall’8 novembre al 2 marzo 2025

Orari: Mart, merc e ven 10-18, Giov. 10-20, Sab., dom. e festivi 10-19. Lun. chiuso

Ingresso: euro 14, rid. euro 12. Cat. Silvana Editoriale

Info: tel. 011/837 688 int. 3, info@fondazioneaccorsi-ometto.it -biglietteria@fondazioneaccorsi-ometto.it – www.fondazioneaccorsi-ometto.it

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