La mostra parte dall’osservazione di Walter Benjamin nel suo saggio The Work of Art in the Age of its Technological Reproducibility (1936) sull’emergere parallelo della fotografia e del socialismo. Seguire tale parallelo consente di ipotizzare che le idee e le iconografie utilizzate per rappresentare la vita quotidiana della classe operaia – che è l’impulso costitutivo per l’ascesa del discorso e delle pratiche documentarie negli anni ’20, come forma specifica di poetica filmica e fotografica – fossero già latente o attivo nella cultura visiva del 1840. Presso Museo Reina Sofía – Edificio Sabatini, 3 piano. Orario: lun. – sab. 10-21, dom. 10-14,30, mart. chiuso. Ingresso 8 euro