Una straordinaria e straniante mostra tra volti deformati, esagerazioni anatomiche, indagini fisiognomiche, figure caricaturali e gallerie di “caratteri umani”, a Palazzo Loredan – Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giambattista Tiepolo (1696-1770), Caricatura di uomo gobbo in piedi e di profilo, con tricorno in mano e spada, penna, inchiostro seppia chiaro acquerellato e bistro su carta, 197 x 142 mm. Collezione privata ©Matteo De Fina
Giambattista Tiepolo (1696-1770),Caricatura di gobbo in piedi, di profilo a sinistra, 1755-1760, penna e inchiostro bruno, pennello e inchiostro bruno diluito, su carta con tagli obliqui agli angoli, contornata a penna e parzialmente controfondata, 159 x 116 mm.Gabinetto dei Disegni, Castello Sforzesco, Milano © Gabinetto dei Disegni, Castello Sforzesco, Milano
Un percorso affascinante, che individua una linea di continuità ‘settentrionale’ dalle teste caricate e grottesche di Leonardo alle caricature di Anton Maria Zanetti e Giambattista Tiepolo nella Venezia del XVIII secolo. Una straordinaria e straniante mostra tra volti deformati, esagerazioni anatomiche, indagini fisiognomiche, figure caricaturali e gallerie di “caratteri umani”. Esposti anche 18 disegni autografi di Leonardo compresi – per la prima volta in Italia – alcuni fogli della Collezione del Duca di Devonshire.
Francesco Melzi (1491-1570), attribuito, Cinque teste grottesche, 1550 circa, penna e inchiostro marrone su carta, 183 × 125 mm. Galleria dell’Accademia di Venezia ©G.A.VE Archivio fotografico – “su concessione del Ministero della Cultura”
De’ visi mostruosi non parlo, perché senza fatica si tengono a mente, così si legge tra le annotazioni di Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico e nel Trattato della Pittura; e sicuramente rimarranno impresse nelle menti dei visitatori le tante “teste caricate” o “grottesche”, i volti deformi, le figure esagerate o caricaturali realizzate dai grandi artisti attivi in Italia settentrionale tra il XVI e il XVIII secolo, esposte nella straordinaria mostra promossa a Venezia dalla Fondazione Giancarlo Ligabue.
Pietro Antonio Novelli (1729-1804), Sedici figure, penna e inchiostro seppia su carta tagliata agli angoli, 93 × 145 mm. Collezione privata ©Matteo De Fina
Il nuovo ambizioso progetto dell’istituzione guidata da Inti Ligabue – in corso nella città lagunare a Palazzo Loredan-Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti fino al 27 aprile 2023 – ci proietta in un mondo straniante quanto intrigante, collaterale rispetto al bello, al sublime o all’ideale oggetto privilegiato dall’arte.
L’obiettivo dichiarato della mostra curata da Pietro C. Marani, tra i più autorevoli studiosi di Leonardo – affiancato da un comitato scientifico di assoluto prestigio non è tanto indagare come e perché si sviluppi il singolare e affascinante genere della caricatura, o meglio della deformazione e trasformazione dei tratti fisiognomici (dalla crisi dell’Umanesimo alla crisi della Serenissima), quanto rendere evidente l’esistenza di una linea di continuità “settentrionale” in quest’ambito; che, partendo appunto dai “visi mostruosi” di Leonardo e dalle “pitture ridicole” dei Lombardi, assunte le esperienze del naturalismo carraccesco, fiorirà in laguna nella prima metà del Settecento
Giovanni Agostino da Lodi (1495-1520), Testa d’uomo maschile, 1500-1505 circa, matita rossa su carta, 162 x 108 mm. Kupferstich-Kabinett, Staatliche Kunstsammlungen Dresden Photo: Herbert Boswank
Oltre 75 le opere in mostra da musei e collezioni private internazionali con un incredibile nucleo di 18 disegni autografi leonardeschi, prestati eccezionalmente dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, dalla Pinacoteca di Brera e – per la prima volta in Italia – dalla Devonshire Collections di Chatsworth, oltre alla nota “Testa di Vecchia” in Collezione Ligabue. Prestiti che danno vita a un percorso di altissimo livello, tra confronti e rimandi, che partendo dal sommo da Vinci giunge alla Venezia di Anton Maria Zanetti e dei Tiepolo, passando per Francesco Melzi, Giovan Paolo Lomazzo, Aurelio Luini, Donato Creti, Giuseppe Arcimboldi, ma anche Carracci e Parmigianino, tra i tanti autori esposti. Un tema coinvolgente e dai molteplici risvolti quello dell’alterazione o deformazione della fisionomia, che inevitabilmente assume nel Novecento nuovi significati potentemente evocati nel capolavoro di Francis Bacon.
Francis Bacon (1909-1992), Tre Studi per il ritratto di Isabel Rawsthorne, 1965 Olio su tela – Ogni pannello: 35,5 x 30,5 cm. Complessivo 47 x 115,5 cm Sainsbury Centre for Visual Arts, Norwich UEA 37 © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved, DACS/ SIAE /Artimage 2022 Photo: Prudence Cuming Associates Ltd
SCHEDA TECNICA
Titolo: De visi mostruosi e caricature. Da Leonardo Da Vinci a Bacon
Dove: Palazzo Loredan, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Campo Santo Stefano, 2945, 30124 Venezia
Quando: fino al 27 aprile 2023
Apertura: Da martedì a domenica, 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00) Chiuso lunedì
Ingresso: Intero: € 12,00 – Ridotto: € 10,00 (Over 65, nati o residenti nel comune di Venezia)
Info: T. +39 041 2705616 – prenotazioni@fondazioneligabue.it info@fondazioneligabue.it