A Palazzo Barolo di Torino saranno esposti 63 capolavori realizzati dai maggiori protagonisti della storia dell’arte di tutti i tempi. La mostra sarà anche una suggestione culturale sulla realtà museale del Johannesburg Art Gallery
Alfred Sisley, Sulla riva del fiume a Veneux, 1881, olio su tela, ©Johannesburg Art Gallery
La mostra evento che racchiude le opere originali dei maggiori protagonisti della storia dell’arte di tutti i tempi: Monet, Signac, Courbet, Degas, Cézanne, Sisley, Derain, Picasso, Matisse, Rossetti, Modigliani, Bacon, Warhol, Lichtenstein, Kentridge. A Palazzo Barolo un racconto visuale in sessantatré opere, una collezione che sarà un viaggio composito nella storia dell’arte internazionale, ma anche una suggestione culturale su una scena artistica e realtà museale poco conosciuta, come la Johannesburg Art Gallery.
L’esposizione riflette, di fatto, proprio il percorso di crescita artistico-culturale della città di Johannesburg e in particolare della JAG, Johannesburg Art Gallery, fondata nei primi anni del 1900 dalla collezionista Dorothea Sarah Florence Alexandra Ortlepp Phillips, meglio nota come Lady Florence Phillips.
Dante Gabriel Rossetti, Regina Cordium, 1860, olio su tavola ©Johannesburg Art Gallery
La mostra comincia con l’arte inglese dell’Ottocento e termina con una selezione di artisti sudafricani. Non è un caso dunque che si cominci con un omaggio a Lady Phillips, con un ritratto firmato da Antonio Mancini, che la ritrae all’età di 46 anni. La prima sezione della mostra è dedicata alla scena inglese dell’Ottocento, molto presente nella collezione del museo non solo per il legame strettissimo della società che ha dato vita alla Art Gallery con gli ambienti britannici, ma anche perché alcune donazioni hanno ulteriormente arricchito la collezione con opere vittoriane e preraffaellite. La seconda sezione, invece, ripercorre la scena francese del XIX secolo, dall’esperienza dei barbizonniers – ben rappresentata da un poetico paesaggio di Corot – al realismo di Courbet – presente in mostra con uno splendido scorcio delle falesie di Étretat –, per arrivare, passando da Monet, Sisley e Degas, fino alle generazioni del postimpressionismo.
Amedeo Modigliani, Ritratto di Mme Van Muyden, 1915, matita su carta ©Johannesburg Art Gallery
Una sezione eterogenea, che comprende pochi decenni di pittura ma una sorprendente varietà di linguaggi, suggerendo un percorso molto noto ma sempre interessante, che prende avvio dalle ricerche sul vero dei grandi padri del movimento, prosegue negli anni d’oro dell’impressionismo per arrivare a coloro che, forti delle sperimentazioni formali e delle conquiste della nouvelle peinture, si sono spinti più in là, aprendo le porte al XX secolo. Presenti nella sezione, oltre alle personalità cardine di questa epocale svolta – quali Cézanne e Van Gogh – anche artisti come Signac, Le Sidaner, Vuillard, Bonnard e altri. La terza sezione è occupata dal più recente nucleo novecentesco del museo, dove sono rappresentati i protagonisti della scena del primo Novecento: da Derain a Picasso, da Modigliani a Matisse, con un Rossetti, perla della collezione. Il percorso prosegue poi nel secondo dopoguerra, con opere di importanti maestri della scena internazionale, tra cui spicca un doloroso ritratto di Francis Bacon e il trittico – omaggio a Beuys – di Andy Warhol. Un’ulteriore sezione è dedicata alla scena sudafricana, l’arte del mondo di Lady Phillips, dove di enorme valore sono le tre opere di Kentridge.
Scheda tecnica
Titolo: Da Monet a Picasso. Capolavori della Johannesburg Art Gallery
Sede: Presso Palazzo Barolo, via Corte d’appello, 20/c – Torino
Apertura: dal Martedì al Venerdì 10 – 17:30, Sabato e Domenica 10 – 18:30. Lunedì chiuso
Quando: dal 4 febbraio al 7 maggio 2023
Info: per gruppi e scuole, tel. 011/2636111, 011/2071427, info@mostrajag.it, info@palazzobarolo.it – www.mostrajag.it