Oltre 100 opere alle Scuderie del Quirinale raccontare la straordinaria impresa di salvaguardia del patrimonio artistico-culturale dell’Italia in guerra
Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556 ?) Annunciazione (lunetta) – 1534 circa – olio su tela – Jesi, Musei Civici di Palazzo Pianetti © Musei Civici di Palazzo Pianetti, Jesi
Le Scuderie del Quirinale presentano na nuova grande esposizione, curata da Luigi Gallo e Raffaella Morselli. La mostra offre una selezione di oltre cento capolavori salvati durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre che un ampio panorama documentario, fotografico e sonoro – riuniti grazie alla collaborazione di ben quaranta Musei ed Istituti – per un racconto avvincente ed emozionante di un momento drammatico per il nostro Paese ma altrettanto lungimirante e fondativo per una nuova coscienza civica.
Un omaggio doveroso alle donne e agli uomini che, nella drammatica contingenza bellica, hanno interpretato la propria professione all’insegna di un interesse comune, coscienti dell’universalità del patrimonio da salvare.
Al centro del progetto espositivo l’azione lungimirante di tanti Soprintendenti e funzionari dell’Amministrazione delle Belle Arti – spesso messi forzatamente a riposo dopo aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò – che, coadiuvati da storici dell’arte e rappresentanti delle gerarchie vaticane, si resero interpreti di una grande impresa di salvaguardia del patrimonio artistico-culturale.
Fra questi si annoverano Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Emilio Lavagnino, Vincenzo Moschini, Pasquale Rotondi, Fernanda Wittgens, Noemi Gabrielli, Aldo de Rinaldis, Bruno Molajoli, Francesco Arcangeli, Jole Bovio e Rodolfo Siviero, agente segreto e futuro ministro plenipotenziario incaricato delle restituzioni: persone che, senza armi e con mezzi limitati, presero coscienza della minaccia che incombeva sulle opere d’arte, schierandosi in prima linea per evitarla, consapevoli del valore educativo, identitario e comunitario dell’arte.
Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 1576) Danae – 1544 – 1545 – Olio su tela – Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte Su concessione del Ministero della Cultura / Polo Museale della Campania / foto di Luciano Romano
La mostra è anche un’occasione unica per ammirare, per la prima volta riunite nello stesso luogo, opere di altissimo valore artistico fortunatamente sopravvissute: dal Discobolo Lancellotti alla Danae di Tiziano Vecellio a Santa Palazia di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, dai celebri ritratti di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez e di Enrico VIII di Hans Holbein il Giovane fino a numerosi capolavori custoditi nella Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, quali Crocefissione di Luca Signorelli, l’Immacolata Concezione di Federico Barocci e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca.
In mostra anche circa centoquaranta riproduzioni fotografiche ed oltre trenta documenti storici nonché più di una ventina di estratti da filmati d’epoca; testimonianze significative di una delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese.
Dall’esperienza di quegli storici dell’arte nacque un nuovo modo di intendere la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali, a partire dalla fondazione dell’attuale Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Non solo, nel secondo dopoguerra, la museografia italiana avviò una delle stagioni più prolifiche per la valorizzazione e la divulgazione del capitale culturale del Paese: i musei italiani divennero il campo di sperimentazione di una didattica permanente rivolta a tutti i cittadini, luoghi della coscienza civica in rapporto con il territorio.
Scheda tecnica
Titolo: Arte liberata 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra
Quando: dal 16 dicembre 2022 al 10 aprile 2023
Dove: Scuderie del Quirinale, Via Ventiquattro Maggio, 16 Roma
Apertura: 10-20, Sabato 24 e 31 dicembre 10-15, domenica 25 dicembre e 1° gennaio 16-20
Ingresso: Intero 15 € – Ridotto: 13 €
Info: Tel. 0292897722, info@scuderiequirinale.it – www.scuderiequirinale.it