Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Opera della Metropolitana di Siena in lutto per la scomparsa di Antonio Paolucci. Riminese di nascita, lo ricorda anche l’assessore Felicori della regione Emilia-Romagna
Antonio Paolucci
L’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e l‘Opera della Metropolitana di Siena si uniscono nella preghiera per la morte di Antonio Paolucci, ringraziando del dono della sua persona che ha voluto molto bene alla Chiesa e l’ha servita con amore, curandone i tesori che lui definiva i “Musei del Papa“.
Recentemente nella Libreria Piccolomini del Duomo di Siena, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice è intervenuto, insieme al Rettore dell’Opera della Metropolitana, Prof. Giovanni Minnucci, e a Opera Laboratori, per ricordare le doti umane e intellettuali del Prof. Paolucci, che nel luglio 2017 tenne una lectio magistralis in Piazza Duomo capace di toccare l’anima dei tanti presenti.
In quell’occasione il Professore descrisse con le parole del cuore le opere d’arte, i concetti simbolici, l’animo di un popolo fiero delle proprie tradizioni e fortemente legato alla Vergine che ha nel Duomo il proprio Tempio, presentato da Paolucci con un’immagine assai suggestiva: “Si entra nel Duomo dei senesi come si entra in un reliquiario lucente di marmi policromi, di bronzi, di vetri colorati”.
Era nato 84 anni fa a Rimini, è stato fino all’anno scorso presidente del comitato scientifico del Polo museale di San Domenico a Forlì.
“Con Antonio Paolucci se ne va una figura molto importante per la cultura nel nostro Paese. Riminese di nascita, si specializzò a Bologna e fu ministro per i beni culturali e ambientali, svolgendo un ruolo fondamentale di stimolo per la realizzazione di importanti progetti”.
Così l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, esprime il suo cordoglio, a nome della Giunta regionale, ricordando lo storico dell’arte, Antonio Paolucci.
“Credette fin da subito all’idea di realizzare grandi mostre a Forlì, città fino ad allora al di fuori dei circuiti dell’arte- ricorda Felicori-. Accettò l’incarico, che ha mantenuto fino allo scorso anno, di presidente del Comitato scientifico delle mostre al museo San Domenico, mettendo a disposizione di Forlì e di tutta la regione la sua straordinaria competenza”.
“Ai suoi familiari- conclude Felicori- vanno la massima vicinanza e le più sentite condoglianze della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna”.