La modernità del nuovo secolo
Espressionismo a Parma. 40 opere raccontano le avanguardie in Germania nella prima metà del Novecento. Al Palazzo del Governatore, fino al 24 febbraio
PARTICOLARE DI: Otto Dix, Leonie, 1923, Litografia a colori, © Von der Heydt-Museum Wuppertal / Photo: Antje Zeis-Loi, Medienzentrum Wuppertal
Il Palazzo del Governatore di Parma ospita la mostra Dall’Espressionismo alla nuova oggettività. Avanguardie in Germania. L’esposizione propone 40 opere dei maggiori rappresentanti di questa corrente culturale e artistica, sviluppatasi in Germania nella prima metà del Novecento, provenienti dal Von der Heydt Museum di Wuppertal (Germania), che ospita una delle più imponenti collezioni dell’Espressionismo tedesco e delle tendenze artistiche del periodo dopo la prima guerra mondiale, come la Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) e le diverse forme di Costruttivismo e Razionalismo.
La prima si concentra sull’Espressionismo tedesco, presentando opere paradigmatiche per lo più provenienti dalla cerchia dei gruppi di artisti del Die Brücke (Il Ponte) di Dresda, quali Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Otto Mueller, Emil Nolde,Karl Schmidt-Rottluf, Max Pechstein, del Der Blaue Reiter (Il Cavaliere azzurro) di Monaco, tra cui Vassilj Kandinskij, Franz Marc, Alexei Jawlensky, August Mackedi Der Sturm, la rivista d’arte e galleria con base a Berlino, con autori quali Heinrich M. Davringhausen, Max Beckmann, Karl Grossberg.
PARTICOLARE DI: August Macke, Paesaggio con tre ragazze, 1911, Olio su cartone, © Von der Heydt-Museum Wuppertal / Photo: Antje Zeis-Loi, Medienzentrum Wuppertal
La seconda offre la visione dei cambiamenti estetici negli anni del primo dopoguerra, quando artisti quali Karl Hofer, Eberhard Viegener, Otto Dix, Max Ernst, Jankel Adler, rappresentanti della Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) hanno creato, sotto l’influenza del nuovo Razionalismo e Funzionalismo, della “Pittura Metafisica” e del Neo-Classicismo del cosiddetto “Ritorno all’ordine” sviluppate in Italia, una nuova atmosfera artistica che riflette la disillusione della generazione che ha vissuto la guerra e la conseguente perdita di vite umane, la distruzione di città europee, la presa di potere delle macchine sia durante gli anni della guerra che nei primi anni ‘20, ovvero nell’epoca della modernizzazione e della razionalizzazione della produzione, della vita, della società.
PARTICOLARE DI: Carl Grossberg, Sala macchine, 1925, Olio su tela, © Von der Heydt-Museum Wuppertal / Photo: Antje Zeis-Loi, Medienzentrum Wuppertal
•LA MOSTRA: “Dall’Espressionismo alla nuova oggettività. Avanguardie in Germania” - PARMA, Palazzo del Governatore - fino al 24 febbraio 2019 - INFO: tel. 0521.218889